Imola: in futuro l'alternanza del GP d'Europa con Baku e Valencia?
Dopo aver aiutato Monza a salvare il GP d'Italia nel 2017, l'Enzo e Dino Ferrari potrebbe organizzare il GP d'Europa in rotazione con Baku (in piena crisi) e Valencia (che ha voglia di rientrare). Ecco quale potrebbe essere il piano.
Foto di: Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola
In attesa che si chiarisca la vicenda di Monza, sperando che Bernie Ecclestone porti ancora pazienza prima di cancellare dal calendario del 2017 il Gp d'Italia, si delieano quali potrebbero essere gli scenari che potrebbero portare Imola ad avere una presenza quasi stabile nel panorama della Formula 1, uscendo dal cono d'ombra del "tempio della velocità".
Uberto e l'atteggiamento... Selvatico
Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola, la società che gestisce l'Enzo e Dino Ferrari, in attesa che si trovi il bandolo della matassa per salvare Monza, ha fatto una capatina in Bahrain per incontrare Bernie Ecclestone e recapitargli il messaggio chiaro e forte che se in Brianza è in corso una guerra all'ultima poltrona, in Emilia Romagna c'è un'alternativa pronta. Se se e senza ma.
Basterebbe fare un fischio perché la Regione attivi i finanziamenti utili ad adeguare alcune infrastrutture ormai fatiscenti di Imola, mentre ci sarebbe la disponibilità a trovare anche i soldi per firmare un contratto con Mister E. C'è stato un incontro con Teodoro Lonfernini, segretario di Stato della Repubblica di San Marino per il Turismo e lo Sport.
La disponibilità della Repubblica del Titano
Il Titano potrebbe metterci una quota per ripristinare il Gp di San Marino che si è fermato a 26 edizioni, ma il resto dovrebbe essere conferito dal Conami, il consorzio dei comuni che ha come finalità proprio la promozione del territorio. E trovare una quindicina di milioni non è roba da poco, specie di questi tempi...
Eppure la strategia che è stata messa in atto da Uberto Selvatico Estense è chiara, anzi cristallina. A Imola temono che le beghe di condominio della SIAS rischino di far perdere la Formula 1 all'Italia e i vertici di Formula Imola hanno battuto un colpo per marcare la loro presenza.
Non serve l'ok ACI Csai per il di San Marino
Ma possono davvero fare a meno dell'ACI Italia? L'Enzo e Dino Ferrari è in territorio italiano ma la Federazione di San Marino non dovrebbe chiedere un'autorizzazione all'ACI Csai per disputare il GP nel 2017 a Imola. E' forse per questo che ad Angelo Sticchi Damiani l'azione isolata degli emiliani romagnoli non sia piaciuta affatto. Si dice il presidente dell'ACI abbia fatto sentire la sua riprovazione a Daniele Manca, sindaco di Imola.
Ma è possibile che ciascuno vada per la sua strada e non si possa trovare una sintesi condivisa? L'Italia è ancora ferma ai Guelfi e ai Ghibellini? E' possibile che non si possa fare sistema una volta tanto per difendere ciò che si ha?
Monza non ha più un centesimo!
Secondo le fonti di Motorsport.com c'è ancora una possibilità, se non si perderà altro tempo non solo di salvare capra e cavoli, ma anche di avere due GP di Formula 1 in Italia anche se con una certa rotazione. Cerchiamo di spiegarci meglio: Monza, dopo i disastri di Andrea Dell'Orto e Francesco Ferri, che hanno completato l'opera di chi li ha preceduti (solo nel 2015 hanno prodotto un deficit di 2 milioni di euro), non ha più un centesimo.
La SIAS rischia la bancarotta. E che i libri contabili vengano portati in tribunale. Questo Mister E l'aveva fiutato per tempo. Tocca a Ivan Capelli, presidente dell'AC Milano, fare pulizia in fretta per azzerare il management esistente in SIAS e mettere la società nella condizione di non produrre altri debiti. Semplice a dirsi, complicato realizzare la seconda parte.
Budget dell'ACI Italia di 12,5 milioni di euro
L'ACI Italia è in grado di portare una dote di 12,5 milioni di euro in arrivo dal PRA solo ed esclusivamente per organizzare il GP d'Italia, ma Ecclestone ne vuole 20, lasciando i proventi delle hospitality agli organizzatori e riconoscendo a chi gestisce la corsa una congrua cifra perché l'evento si realizzi. Manca la differenza che Monza non è in grado di produrre. Tutto finito, quindi?
Pare proprio di no. E' qui che può venire in soccorso Imola: per un anno il Gp d'Italia si potrebbe disputare all'Enzo e Dino Ferrari, sfruttando quella quota di finanziamenti che Imola ha in saccoccia. Nel frattempo chi avrà la responsabilità di gestire Monza (l'avvocato Federico Bendinelli o Alfredo Scala, già direttore di Vallelunga?) avrà un anno di tempo per rimettere ogni tassello al suo posto e riprendersi la gara iridata dal 2018 e dare corso alla sua storia.
Imola non deve essere una ruota di scorta
Ma Imola è destinata a fare la ruota di scorta per un anno e poi tornare nell'oblio dopo aver fatto spendere un pacco di milioni per la sua riqualificazione? La cosa non sta in piedi. In Romagna potrebbe rivendicare l'alternanza: un anno per uno con Monza, ma i brianzoli non sono troppo disposti a mollare l'osso.
E allora? Mister E (sempre lui) avrebbe una soluzione. Imola potrebbe organizzare il GP d'Europa ogni due o tre anni. Attualmente questa titolazione è affidata a Baku. La Capitale dell'Azerbaigian ospiterà la prima edizione in estate, ma gli organizzatori devono aver fatto il passo più lungo della gamba. Hanno speso cifre esorbitanti che hanno fatto esplodere i preventivi, per cui nel Caucaso è in corso una profonda spending review.
GP d'Europa in rotazione con Baku e Valencia?
Qualcuno sostiene che Baku non abbia le risorse per sostenere l'edizione del prossimo anno. L'alternanza di Imola potrebbe nascere con Baku più che con Monza. Tanto più che anche Valencia avrebbe voglia di tornare nel Circus gregiandosi del titolo di Gp d'Europa. Imola, Baku, Valencia: lo spacchettamento dei costi di un GP su tre organizzatori dovrebbe rendere facilmente sostenibile il contratto con Bernie.
Lo scenario è delineato, chissà cosa si riuscirà a realizzare...
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