Giovinazzi: una prova d'orgoglio nel momento più importante
Dopo l'errore di Spa, il pilota dell'Alfa Romeo è arrivato a Monza con grande pressione, ma ha reagito alla grande, conquistando un ottimo nono posto. Un risultato che ci voleva in un momento in cui bisogna cominciare a discutere il suo futuro.
Foto di: Alessio Morgese / Luca Rossini
La festa tricolore iniziata dopo la bandiera a scacchi del Gran Premio d’Italia non si è limitata solo ai festeggiati sul podio. Dopo le interviste di rito Antonio Giovinazzi ha percorso a piedi il paddock di Monza per raggiungere l’hospitality della Sauber. Un tratto di 200 metri durante il quale Antonio è stato fermato più e più volte per strette di mano e pacche sulle spalle.
Il nono posto conquistato a Monza per Giovinazzi ha un significato molto particolare. Ovviamente terminare in zona punti la gara di casa è sempre motivo d’orgoglio, ma soprattutto il piazzamento di ieri archivia gli effetti negativi dell’errore commesso sette giorni prima, nell’ultimo giro del Gran Premio del Belgio.
Giovinazzi è un ragazzo molto educato, che tende a tenere dentro i momenti di difficoltà sforzandosi di mostrare sempre un sorriso che a volte non è garanzia di tranquillità. La vigilia monzese non è stata tra le più semplici, e quando diventa indispensabile fare risultato, la pressione aumenta ancora di più.
Alla fine però la risposta è arrivata, al termine di una gara in cui Antonio è stato anche penalizzato dalla Virtual Safety Car che ha favorito chi non aveva ancora effettuato il pit-stop, ma il nono posto finale è comunque una risposata molto importante in un momento cruciale.
“Questo weekend ho avuto il supporto della squadra e del pubblico di Monza – ha spiegato – un sostegno che mi ha permesso di iniziare il fine settimana in un buon clima. Poi è arrivata la gara, che mi ha visto ad un certo punto anche in sesta posizione, poi tra strategie e rimonte ho chiuso al nono posto e non credo che potessimo fare di più. Con il senno di poi se fossimo partiti con gomme medie avrei avuto una finestra più ampia per fare il pit-stop, ma comunque sono contento di come è andata e dei punti portati alla squadra”.
Il buon weekend di Monza è ovviamente anche un buon contributo da mettere sulla bilancia delle valutazioni in un momento in cui la squadra non si è ancora pronunciata in merito al nome del pilota che affiancherà Raikkonen nel Mondiale 2020: “So che se la mia performance proseguirà come a Monza, confermandomi insieme a Kimi allora nessuno mi potrà portare via il sedile – ha concluso Giovinazzi - ma sono tranquillo, ora penso solo a Singapore, poi si vedrà”.
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