Rispetto a
Jerez sono stati fatti dei passi avanti, ma non tanti quanto avrebbero sperato gli uomini della
Red Bull. Anche oggi, nella prima giornata dei
test collettivi di Sakhir,
Sebastian Vettel è riuscito a mettere insieme appena 14 giri, fermandosi lungo il tracciato quando il retrotreno della sua
RB10 ha cominciato a fumare dopo un testacoda causato dal surriscaldamento dell'impianto frenante.
Il quattro volte campione del mondo comunque sembra averla presa con filosofia: "
Non è facile trovare una soluzione rapida, anche se abbiamo compreso i problemi. Abbiamo fatto un passo avanti con quelli di Jerez, dove l'innalzamento delle temperature ci impediva di fare più di un paio di giri di fila, ma molto spesso quando si risolve un problema, si apre la strada ad un altro".
Secondo lui le responsabilità sono da smezzare tra
Red Bull e Renault: "
Penso che abbiamo parecchio lavoro da fare in termini di affidabilità, ma lo stesso discorso vale per la Renault. Ma non è giusto separare le due cose, perchè siamo una squadra e negli ultimi anni abbiamo vinto tanto insieme. Sicuramente questo non è l'inizio che speravamo, ma abbiamo tanto persone intelligenti in squadra che possono risolvere i problemi".
Avendo girato così poco (in Spagna 21 giri in quattro giorni), per ora è impossibile farsi un'idea sul valore prestazionale della
RB10: "
Ovviamente non siamo contenti di dove siamo adesso, ma c'è una lunga strada davanti a noi. E' abbastanza difficile giudicare il nostro valore. Le sensazioni del primo giro sono buone, ma serve più tempo per valutarne l'affidabilità e le prestazioni generali".
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