F1 | Regole 2023: ecco il compromesso che viene votato
Il Consiglio Mondiale della FIA, fra gli altri provvedimenti che ha in programma di varare, voterà le nuove regole tecniche 2023, correggendo i valori che voleva imporre dopo una mediazione portata avanti dal presidente Ben Sulayem a seguito della protesta di sei squadre su dieci capitanate da Ferrari e Red Bull. Vi anticipiamo quali sono le decisioni che verranno prese...
Proposta per il regolamento 2023
Giorgio Piola
Tutti felici e… scontenti. Questo è il riassunto sull’accordo che la FIA ha raggiunto con le squadre sulle regole tecniche 2023: il Consiglio Mondiale voterà oggi le decisioni che sono il frutto di un lungo tira e molla con i team sulle norme anti-porpoising, dopo che la Federazione Internazionale ha deciso di intervenire sulle regole del prossimo anno invocando le motivazioni di sicurezza.
La proposta portata da Nikolas Tombazis dopo il GP del Canada era di alzare di 25 mm il marciapiede del fondo, sollevando da terra anche il gomito dove si innalza l’estrattore posteriore. Il provvedimento era integrato dall’introduzione di una paratia verticale nel diffusore che avrebbe contribuito a limitare il fenomeno che induce le monoposto al saltellamento.
Ferrari e Red Bull si erano messe di traverso e poi un totale di sei squadre avevano scritto al presidente della FIA, Ben Sulayem, ritenendo che il provvedimento troppo tardivo avrebbe costretto molti team a rivedere i progetti 2023 già avviati, impedendo ad alcune squadre di mantenere il telaio di quest’anno anche nel prossimo campionato. La contro proposta era di sollevare le monoposto solo di 10 mm.
Le regole 2023 che cambieranno le norme tecniche della F1
Photo by: Giorgio Piola
La mediazione del presidente ha portato a un compromesso che non accontenta nessuno: il marciapiede verrà rialzato di 15 mm, mentre sarà sollevato il fondo di 10 mm dove inizia l’estrattore posteriore, mentre pare non sia stata deliberata la paratia verticale nel diffusore.
Insomma si è cercato un compromesso nel tentativo di salvare capra e cavoli a riprova che il provvedimento non era dettato da esigenze di sicurezza, altrimenti sarebbe stato approvato tout court nella sua versione originale.
Aspettiamo il comunicato della FIA che ufficializzerà i provvedimenti votati, ma la sensazione è che Ben Sulayem non sia voluto andare allo scontro, ripromettendosi magari di fare un secondo intervento in vista del 2024 dopo l’esperienza che sarà emersa con le nuove macchine.
Si dovrebbero smorzare le polemiche che avevano scaldato la prima fase dell’estate, quando il provvedimento della FIA era stato bollato come un tentativo di rimettere in gioco la Mercedes, penalizzando Ferrari e Red Bull che meglio di altri avevano risolto l’enigma del saltellamento.
L’aver visto la Mercedes W13 di George Russell in pole position in Ungheria e poi al secondo e terzo posto del podio di Budapest a ridosso della Red Bull di Max Verstappen, forse ha tolto alcuni elementi di polemica che hanno permesso di trovare una base di accordo verso un compromesso nel quale non vince nessuno…
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