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F1 | Honda pronta a fornire i motori a Red Bull fino al 2025!

Helmut Marko, super consigliere di Red Bull, ha svelato che Honda ha deciso di continuare a fornire i motori al team di Milton Keynes sino al termine del 2025, allungando di 3 anni il rapporto che avrebbe dovuto terminare alla fine di questa stagione.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Mark Sutton / Motorsport Images

Honda se ne va dalla Formula 1. Anzi, no. Un cambio di piano molto importante sembra essere avvenuto all'interno della Casa giapponese.

Il fornitore di motori di Red Bull Racing continuerà a fornire power unit alla Red Bull direttamente dal Giappone fino alla fine dell'attuale regolamento di Formula 1, quello che è entrato in vigore il 1 gennaio di quest'anno.

Honda ha cessato il suo coinvolgimento ufficiale in Formula 1 al termine della passata stagione e d'ora in poi Red Bull paga per i servizi di Honda, compreso lo sviluppo della power unit del 2022 legato al passaggio dal carburante E5 all'E10.

La strategia originale annunciato alla fine dello scorso anno prevedeva che la nuova divisione Red Bull Powertrains avrebbe preso le power unit complete dalla Honda, con pieno supporto ingegneristico in pista, solo per il 2022.

Una volta Red Bull Powertrains avrebbe preso il giusto ritmo di lavoro, avrebbe poi costruito i motori utilizzando componenti Honda nella sua struttura di Milton Keynes del triennio 2023-2025 mentre, in contemporanea, il team avrebbe lavorato a un proprio progetto legato alle nuove regole F1 che entreranno in vigore nel 2026.

Nonostante le premesse, il super consulente di Red Bull Racing, Helmut Marko, ha confermato che i piani originali sono cambiati. L'intenzione di Honda è quella di continuare power unit complete dal Giappone a Red Bull Racing e AlphaTauri fino al termine del 2025.

La decisione toglie così qualunque preoccupazione su questioni come controllo qualità che potrebbe derivare dallo spostamento della costruzione delle power unit nel Regno Unit, mentre libera anche Red Bull Powetrains, potendo farla concentrare maggiormente sul progetto 2026.

Il cambiamento è stato fatto in parte per garantire che Red Bull Powertrains sia ancora un nuovo partecipante quando il suo motore sarà introdotto nel 2026. Beneficerà dunque delle concessioni che sono state discusse principalmente per incoraggiare il gruppo Volkswagen a impegnarsi finalmente in F1, come ad esempio un limite di budget più alto legato alle power unit.

 

Resta inteso che i dettagli dei nuovi accordi debbano ancora essere finalizzati e non è ancora chiaro se i motori saranno ancora marchiati come Honda fino al 2025. Questa mossa, però, sarebbe logica dato il desiderio di garantire che Red Bull Powertrains possa essere considerato un nuovo partecipante nel 2026.

"Ora abbiamo trovato una soluzione completamente diversa da quella originariamente prevista", ha dichiarato Marko alla rivista Autoreview. "I motori saranno prodotti in Giappone fino al 2025, noi non li toccheremo affatto. Ciò significa che i diritti e tutte queste cose rimarranno ai giapponese, il che è importante per il 2026, perché ci renderà nuovi arrivati".

Marko ha suggerito che la vittoria del Mondiale 2021 abbiamo incoraggiato Honda a rimanere più vicina alla F1 di quanto si aspettasse.

"Nel corso dei nostri successi, sempre maggiori, ha portato a un ripensamento dei giapponesi. E anche perché potrebbero ovviamente utilizzare la conoscenza delle batterie per la loro fase di elettrificazione della gamma automotive".

"Allora era inizialmente previsto che avrebbero fatto i nostri motori solo per il 2022. Ora è stato deciso che questo continuerà fino al 2025, il che è ovviamente un enorme vantaggio per noi. Questo significa che dobbiamo fare solo regolazioni e perfezionamenti molto piccoli".

Per quanto riguarda la costruzione della Red Bull Powertrains, Marko ha aggiunto: "Il prerequisito per questo accordo era che lo sviluppo del motore fosse congelato. Perché la prima fase sarebbe stata quella di fare tutto da soli. Ecco perché abbiamo iniziato a Milton Keynes e abbiamo doverosamente acquistato da AVL, fornitore di banchi di prova".

"L'impianto entrerà in funzione a maggio o giugno. La decisione finale di farlo da soli era subordinata al fatto che tutto fosse congelato. Perché altrimenti non avremmo avuto alcuna possibilità con una cosa così complessa".

Nel frattempo, come riportato mercoledì, l'ex capo di Honda F1 Masashi Yamamoto ha lasciato il costruttore per creare una propria società di consulenza, al fine di fornire un ponte tra Red Bull e la casa giapponese, estendendo ulteriormente la continuità tra i due partner.

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