Dakar, Quandt: "X-Raid soddisfatta delle vetture, meno dei piloti"
Il patron del team X-Raid ha fatto un bilancio della Dakar 2018 per quanto riguarda la sua squadra, promuovendo a pieni voti i buggy 2WD e le MINI All 4. I piloti hanno fatto invece troppi errori.
Foto di: X-Raid Team
Per il team X-Raid questa Dakar non è certo stata la migliore della sua storia. Lo sa bene Sven Quandt, patron del team che in realtà non cede allo sconforto ma ammette che è stata una Dakar particolare: “Direi che è stata una Dakar con alti e bassi. Se la guardiamo dalla parte dei piloti devo dire che, sfortunatamente, ci sono stati diversi errori da parte loro e qualcuno è uscito di scena decisamente troppo presto. Dal punto di vista tecnico per noi è stata importantissima: il nostro buggy 2 ruote motrici è stato davvero impressionante, ha avuto pochissimi problemi meccanici e questo ci ha fatto capire che stiamo seguendo la strada giusta per il futuro".
"Ed anche la Mini All 4 Racing è andata bene, prima che Nani Roma si capotasse eravamo in un'ottima posizione in classifica. Purtroppo si è ritirato troppo presto. Però dobbiamo dire una cosa: sotto il punto di vista sicurezza siamo assolutamente soddisfatti e ce lo ha provato l'incidente di Roma: la macchina è robusta e ha tenuto benissimo, l'equipaggio è uscito illeso da un incidente avvenuto mentre stavano andando a 150 all'ora.
"Anche l'incidente di Mikko Hirvonen è avvenuto mentre stava guidando molto veloce, quindi abbiamo dimostrato che le vetture tengono, i roll bar sono robusti e grazie al cielo nessuno si è fatto male. Noi non risparmiamo sulla sicurezza: se fare una macchina sicura per i piloti significa appesantirla di 20 o trenta chili in più noi lo facciamo, non si scherza su queste cose”.
Per fortuna che a risollevare il morale del magnate tedesco c'è Jakub "Kuba" Przygonski che ha regalato la quinta piazza assoluta alla Mini, il miglior piazzamento del 2018: “Kuba ha fatto una performance incredibile, è stato davvero bravo. Ha guidato bene, con astuzia ed attenzione tutti i giorni, dall'inizio alla fine. Ogni cosa è andata bene per fortuna e un quinto posto per lui è davvero un risultato incredibile visto anche che ha cominciato da poco a correre in macchina dopo averlo fatto per tanto tempo in moto".
"Si è mosso nell'ombra. Nessuno faceva caso a lui durante la gara e così lui ha potuto fare la sua strategia ed avanzare sempre di più verso la vetta della classifica. Fondamentale per l'ottenimento del risultato anche il suo copilota, Tom Colsoul che non ha sbagliato nulla”.
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