Dakar, Brabec: "Vincere è diventato uno svantaggio"
Il vincitore dell'edizione 2019 vince la settima tappa e riduce a 14 minuti il gap dalla vetta, ma sottolinea anche quanto la navigazione faccia forse troppo la differenza secondo lui quest'anno. Sembra essere concorde il nuovo leader, il compagno Nacho Cornejo, che fissa l'obiettivo sul non vincere nessuna delle ultime cinque tappe per non essere penalizzato dall'aprire la pista il giorno successivo.

La vittoria della settima tappa, prima parte della Marathon, è una piccola soddisfazione per Ricky Brabec, l’americano della Honda, vincitore della scorsa edizione. Partito da Jeddah con l’obiettivo di difendere il titolo, Brabec, come la maggior parte dei piloti, è stato sorpreso dalla navigazione.
“La nuova filosofia dei rookbook con tante note in una sola casella e il costante cambio di terreno che interrompe il ritmo ci ha spiazzato”, racconta Brabec al bivacco di Sakaka, realizzato all’interno di un presidio militare.
"Ho aperto la strada la prima speciale dopo la vittoria del prologo e da subito abbiamo capito che quest’anno sarebbe stata un’altra gara. Forti dello scorso anno, eravamo partiti all’attacco, ma la navigazione quest’anno è talmente aggressiva che quando apri la pista, perdi così tanto tempo che – paradossalmente – vincere è diventato uno svantaggio. Abbiamo dovuto così cambiare strategia”.
Insieme a Johnny Campbell, e Helder Rodriguez, responsabili della strategia e mentori dei piloti del team HRC Rally sulla Dakar, Brabec ha cercato un’altra strategia. “La gara è diventata un elastico con un alternanza costante del leader. Addirittura la terza tappa era in testa un pilota [Skyler Howes] che non ha vinto neanche una tappa. Così ho deciso di fare un passo indietro e correre per arrivare tra i primi, ma non per primo. Il problema è che non hai riferimenti per cui rischi di perdere troppo tempo dal primo”.
Il leader Cornejo: "Bisogna evitare di vincere la tappa"
Il dilemma continua, così Brabec si ritrova 8° della generale, a 14 minuti dal compagno di squadra Nacho Cornejo, oggi leader grazie al secondo posto di tappa dietro l’americano. “Oggi era una tappa veloce, con tanti passaggi sulle pietre. Ho recuperato un po’ di tempo, ma non abbastanza. Mi consola che Toby (Price) è ancora dietro di me. Ho cercato anche di risparmiare la moto, se possibile. Il problema è che la velocità media è molto elevata [anche 130 km/h] per cui per stare nei primi 10 sei costretto a spingere a fondo”.
Alla domanda su quale sia la strategia per la seconda settimana di corsa, il pilota della Honda risponde: “Penso che sia quella di evitare di vincere la tappa e aprire pista all’indomani. Il mio obiettivo per questi ultimi 5 giorni di gara è finire ogni giorni nei primi sette e recuperare ogni giorno minuti prezioni”.

#4 Monster Energy Honda Team: Jose Ignacio Cornejo Florimo
Photo by: Monster Energy Honda Team
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