Dakar 2018: l'edizione del quarantennale scatta dal Perù
Etienne Lavigne, direttore generale di TSO, ha presentato a Parigi la 40esima edizione della Dakar, il rally raid che avrà al via 525 concorrenti con 105 auto, 190 moto e quad e 42 camion. Il via verrà dato da Lima il 6 gennaio.
Foto di: Elisabetta Caracciolo
“Ricordarsi le cose è segno di buona salute”. Comincia così Etienne Lavigne, direttore generale della TSO, la conferenza stampa di presentazione della Dakar 2018.
L’edizione dei 40 anni e dei dieci in Sud America, preparata nei minimi particolari al Pavillon d’Armenonville a Parigi.
Sono venuti in tanti nella Capitale francese e, soprattutto, è stata allestita una mostra all’esterno con le vetture, e all’interno con le moto, che hanno reso grande e famosa questa competizione.
La Dakar 2018 sarà un traguardo importante per tanti, a cominciare proprio dai suoi organizzatori, la ASO.
“Nei vostri occhi – dice Lavigne rivolgendosi ai piloti – vedo lo stesso sguardo di sfida che vedevo in quelli di Thierry Sabine” . Questo nonostante Etienne abbia cominciato la sua esperienza nelle fila dell’organizzazione della Dakar nel 1993 e sia diventato direttore della TSO solo negli anni Duemila.
Il Perù, la partenza avverrà da questo magnifico Paese che per la terza volta torna a far parte del percorso della Dakar, è il momento saliente di tutta la conferenza, e lo sarà soprattutto il 6 gennaio quando dopo tre giorni di verifiche si lascerà Lima per affrontare un'edizione della Dakar che, almeno sulla carta, sembra la più difficile degli ultimi dieci anni.
E’ quello che pensano tutti, piloti, co-piloti e team manager e non lo nascondono.
Sono iscritti 525 concorrenti con 337 veicoli, 105 auto – un bel numero se si pensa alle 63 del 2017 – 190 moto e quad e 42 camion, quest'ultima categoria è quella con l'unico dato in forse discesa. 54 le nazionalità rappresentate con la Francia in prima posizione, seguita da Argentina e Olanda.
Naturalmente ci sono altre divisioni, altre categorie, nel senso di 70 leggende della Dakar, vale a dire piloti che hanno affrontato il rally raid più di 10 volte, ma non mancano 78 rookie, che l’affrontano cioè per la prima volta e ben 28 piloti ‘privatoni’, iscritti nella categoria Malle moto, Camion casse, vale a dire che corrono senza assistenza.
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