Ammermueller comanda a Montecarlo e conquista una grande pole
Il leader del campionato si impone nella sessione cronometrata precedendo Olsen di mezzo secondo. Si conferma tra i top Cammish, terzo con 6 decimi di ritardo. Ottimo il sesto tempo di Di Amato ed il nono di Drudi poi a muro.
Michael Ammermueller continua a dettare legge in Porsche Supercup. Dopo aver ottenuto il successo in occasione delle prime due gare stagionali disputate a Barcellona, il tedesco del Lechner MSG Racing Team ha colto una pole position di autorità sul tracciato di Montecarlo.
Grazie al crono di 1'34''305 Ammermueller avrà la possibilità di scattare dalla prima posizione in griglia per la gara domenicale avendo così in tasca il match point per ottenere il terzo successo consecutivo.
Importanti i distacchi patiti dal secondo in giù. Dennis Olsen, infatti, ha pagato un gap di mezzo secondo dal tedesco e scatterà al fianco del leader del campionato, mentre dalla terza casella prenderà il via un sempre solido Daniel Cammish bravo a precedere di soli 3 centesimi Zaid Ashkanani primo tra i piloti a non scendere sotto il muro del minuto e trentacinque.
Il primo pilota tricolore presente in griglia è Daniele Di Amato, ottimo sesto con il tempo di 1'35''139 e distante poco più di due centesimi dalla sorpresa di Barcellona Matt Campbell.
La quarta fila vede la presenza di Robert Lukas, settimo, e Josh Webster, ottavo, mentre alle loro spalle prenderà il via dalla nona casella Mattia Drudi. Il pilota del team Dinamic Motorsport è riuscito ad ottenere il nono crono nei minuti conclusivi della sessione, ma dopo aver fermato il tempo su 1'35''454 ha sbagliato la staccata di St. Devote finendo a muro e chiudendo così anticipatamente la sessione.
Completa la top ten Igor Waliłko, costretto al decimo tempo con un ritardo di 3 decimi da Drudi.
Da segnalare i numerosi incidenti avvenuti nel corso delle Qualifiche che, tuttavia, non hanno costretto i commissari ad esporre la bandiera rossa. Ha inaugurato i crash Drmic, lungo alla St. Devote nei minuti iniziali, imitato poco dopo da Rees, mentre ben più incisivo il botto che ha visto protagonista Pedersen costretto ad abbandonare la propria vettura a bordo pista.
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