Per qualche secondo era sembrato che
Marco Simoncelli avesse messo fine al dominio incontrastato di
Casey Stoner, ma appunto si è trattato solo di una sensazione. Quando a
Le Mans è calata la bandiera a scacchi sulla terza sessione di prove libere, l'australiano era ancora in pista e stava mettendo in mostra una bella serie di "caschi rossi".
Quando ha tagliato il traguardo infatti il cronometro si è fermato sull'1'33"818, un tempo leggermente più alto rispetto a quello della seconda sessione di ieri, che comunque gli è valso la prima posizione ed anche la conferma di essere, almeno per ora, l'unico in grado di scendere sotto all'1'34.
In casa Honda però sono tutte le
RC212V ad aver evidenziato dei passi in avanti, a partire da quella con i colori del team Gresini portata in pista da
Marco Simoncelli. L'italiano si è fermato pochi millesimi sopra l'1'34", riducendo il suo gap dall'ex campione del mondo ad appena un paio di decimi.
Il salto in avanti più deciso lo ha fatto però
Andrea Dovizioso, risalito al terzo posto, staccato solo di poco più di quattro decimi da
Stoner. Segue poi
Dani Pedrosa, che è stato anche costretto a terminare anzitempo il suo lavoro, con il braccio sinistro che sembra essere tornato ad infastidirlo.
Il resto del gruppo è tutto oltre il secondo di distacco. A capitanare il secondo plotone è stato ancora una volta
Nicky Hayden, anche lui risalito in quinta piazza proprio alla fine della sessione, portando la sua
Ducati davanti alla
Yamaha di uno
Jorge Lorenzo che questo fine settimana non pare in grado di lottare per la vittoria.
La
M1 del campione del mondo in carica è rimasta chiusa a sandwich tra le due Desmosedici ufficiali, con
Valentino Rossi che ha fatto segnare il settimo tempo. Il pilota di Tavullia le ha prese nuovamente dal compagno di squadra, a riprova del fatto che sulle pieghe del tracciato francese sta faticando davvero tanto a trovare il feeling con la sua
GP11.
MotoGp - Le Mans - Libere 3
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