Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Autopromotec Motorsport: quando sono le aziende che cercano gli studenti!

Chi compete nel mondo delle corse vince con risorse umane qualificate e specializzate. Nel secondo convegno moderato da Motorsport.com abbiamo cercato delle rispote a questa domanda: quali possibilità d’incontro ci sono fra i giovani che cercano lavoro e le aziende?

Motorsport University Forum

Autopromotech Motorsport

Autopromotec Motorsport è stata una buona idea. La 28esima edizione di Autopromotec, la biennale internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, si è arricchita di un’iniziativa speciale che ha richiamato un vasto pubblico di professionisti e appassionati legati al mondo delle corse. Il padiglione 31Bis della Fiera di Bologna è stato uno dei più visitati perché nel nostro stand era esposta la Ferrari 488 GT3 che ci è stata messa a disposizione da Maranello.

Ma l’attenzione si è accesa sulla Link Room allestita nel Quadriportico dove si è discusso in due convegni moderati da Franco Nugnes, direttore dell’edizione italiana di Motorsport.com, il ruolo di aziende che ormai sono diventate partner di Costruttori e di team e come tali non sono più semplici fornitori. È questo il messaggio che è stato rilanciato con forza nell’incontro di apertura, mentre venerdì 25 il focus è diventato quello della formazione: “Chi compete nel mondo del Motorsport vince con risorse umane qualificate e altamente specializzate”. Abbiamo cercato di dare delle risposte a una domanda assillante: quali sono le possibilità d’incontro fra i giovani che cercano lavoro e le aziende?

Nell’immaginario degli studenti c’è magari l’ambizione di entrare in ambiti di lavoro come la Ferrari o la Lamborghini, esempi virtuosi della Motor Valley, anziché considerare le opportunità che, invece, si possono aprire cominciando a collaborare con i loro partner.

Nicolò Cavina, docente dell’Università di Bologna, ha spiegato come in un anno e mezzo di Unibo Motorsport si sono costituiti due team che competono nella Formula SAE e nella Motostudent Electric: “I risultati sono importanti – chiarisce il professore – perché non sono attivi solo gli ingegneri che si curano del progetto della monoposto o della moto, ma vengono coinvolti ragazzi di altre facoltà perché la gestione della squadra avviene come fosse un vero team che deve saper realizzare il proprio mezzo con le risorse che sono in grado di raccogliere con le sponsorizzazioni”.

Le aziende si affacciano a supportare l’università e hanno l’opportunità di conoscere giovani dinamici e appassionati. Eugenia Capanna, titolare della Motorsport Technical School che ha sede all’autodromo di Monza: “Con MTS abbiamo creato quel punto d’incontro fra la passione e il lavoro, quella trasformazione che rende un sogno qualcosa di concreto. Come diceva Enzo Ferrari ‘Le passioni non si possono spiegare, si possono solo vivere’. E' quello che cerchiamo di fare con i nostri corsi che si rivolgono ai meccanici e agli ingegneri. I numeri di MTS dicono che in quattro anni si passa dalla teoria a un team di F1, come è accaduto ad alcuni allievi dei nostri corsi”.

Franco Arace di Snap-On Tools Italy ha raccontato come la multinazionale americana, che l’anno prossimo festeggerà il suo centenario, sia diventata una realtà attiva in 130 paesi nel mondo con un fatturato di quattro miliardi di dollari partendo da una piccola officina di Milwaukee, dove Joe Johnson ha rivoluzionato il mondo dell’utensileria con 5 impugnature differenti e 10 bussole:
“Non vendiamo attrezzi, ma ascoltiamo le richieste dei nostri clienti e cerchiamo si sviluppare insieme le soluzioni necessarie. È questo il motivo che non abbiamo forniture ma partnership e non lasciamo mai solo chi ci concede la sua fiducia. Non abbiamo bisogno di venditori, ma di personale ben formato che segua i clienti con passione”.

Francesca Paoli è la titolare della Dino Paoli, l’azienda reggiana è leader mondiale degli avvitatori. Non c’è pit stop dove non si vedono le “pistole” italiane: “La McLaren ha sperimentato l’invertitore che permette con un pulsante di commutare la fase dello svitamento del dado da quella dell’avvitamento, mentre fino a ieri il meccanico doveva spingere una leva. Si velocizza il tempo del cambio gomme che in F1 si effettua in 2 secondi e si evitano errori. Un tempo lavoravamo con ingegneri meccanici per sviluppare gli avvitatori, oggi abbiamo bisogno anche di meccatronici”.

Spesso non è facile mettere in correlazione la domanda di lavoro con l’offerta: Gianmarco Califano rappresentante di SKF Racing ne è perfettamente consapevole: “Nell’immaginario collettivo la SKF è l’azienda che fornisce i cuscinetti alla Ferrari. In realtà siamo una multinazionale che alla Scuderia assicura almeno150 componenti per la monoposto di F1. Abbiamo centri ricerche nei quali studiamo come ridurre i consumi riducendo gli attriti e le emissioni introducendo materiali innovativi. Non solo ma disponiamo di sistemi diagnostici: proprio al Cavallino abbiamo dato un banco per l’analisi delle vibrazioni delle power unit”.

Insomma trovare il personale adeguato non è cosa semplice. “Ne sono perfettamente consapevole – ha ammesso Giancarlo Santarello, responsabile delle risorse umane di Nexion – non è semplice pensare di attrarre dei giovani con degli smonta gomme rispetto a marchi come la Ferrari che fascinano gli studenti. In realtà dobbiamo vincere la ‘guerra dei talenti’ per aggiudicarci le risorse migliori”. Il che significa: “Costruire un’immagine aziendale attrattiva e utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per farsi conoscere come buon datore di lavoro. È possibile ‘sfruttare’ le testimonianze dei propri dipendenti per valorizzare le proprio eccellenze. Per trattenere i talenti bisogna curare i fattori di ingresso, vale a dire dedicare tempo e risorse alle selezioni, sapendo gestire l’accoglienza e l’inserimento. Non solo ma bisogna fare della trasparenza un valore, rendendo noti i percorsi di carriera”.

Con Autopromotec Motorsport, l’iniziativa patrocinata da ACI Sport e ANFIA-Motorsport per celebrare la correlazione tra le aziende del settore aftermarket e il comparto delle competizioni si sono toccati temi interessanti di discussione che meriteranno ulteriori opportunità di approfondimento, magari con Motorsport University…

Soddisfatto Renzo Servadei, Amministratore Delegato di Autopromotec, che ha commentato così i risultati dell’edizione 2019 della manifestazione:
“Il livello tecnologico delle aziende espositrici ha confermato quanto gli analisti ci avevano preannunciato: tecnologia, informazioni tecniche e formazione sono ingredienti di una ricetta che porterà le aziende dell’aftermarket automobilistico verso le sfide di un futuro che è già cominciato. I nuovi carburanti, i sistemi di assistenza alla guida, il nuovo modo di intendere la mobilità e l’aumentata sensibilità ambientale rappresentano importanti sfide ma anche opportunità per coloro che sapranno coglierle. Autopromotec ha dato a molti indicazioni utili su come programmare il proprio futuro e quello dei propri figli”.

Motorsport University Forum
Locandina Autopromotec Motorsport
Vettura di Formula SAE in esposizione
Ferrari 488 GT3 in esposizione
Ferrari 488 GT3 in esposizione
Autopromotec
Locandina Autopromotec Motorsport
Motorsport University Forum
Motorsport University Forum
autopromotec
Autopromotec
Autopromotec
12

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Il nuovo film Heroes sarà presentato in anteprima a luglio
Prossimo Articolo Motorsport Network acquisisce Canossa Events

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia