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Vergne: “Le penalità di Zurigo convenienti soltanto per la F.E...”

Per il leader della classifica generale la pioggia di “drive through” inflitta dai Commissari nel recente appuntamento svizzero è stata dovuta alla volontà di “mantenere la suspense fino a New York”.

Jean-Eric Vergne, Techeetah

Jean-Eric Vergne, Techeetah

Sam Bloxham / Motorsport Images

Jean-Eric Vergne, Techeetah, Nick Heidfeld, Mahindra Racing
#26 G-Drive Racing Oreca 07 Gibson: Jean-Eric Vergne
Jean-Eric Vergne, Techeetah
Jean-Eric Vergne, Techeetah, precede Alex Lynn, DS Virgin Racing
Jean-Eric Vergne, Techeetah
Jean-Eric Vergne, Techeetah
Sébastien Buemi, Renault e.Dams
Sébastien Buemi, Renault e.Dams
Sébastien Buemi, Renault e.Dams

Secondo Jean-Éric Vergne le penalità inflitte nel corso dell’ePrix di Zurigo dello scorso 10 giugno a cinque piloti per eccesso di velocità in regime di “Full Course Yellow”, sarebbero state dovute più che ad una vera necessità di punire un errore, al desiderio di tenere viva la battaglia per il titolo fino all’ultimo doppio round di Brooklyn in programma a metà luglio, visto che, grazie al secondo posto ereditato da Sam Bird, l’inglese della DS Virgin è ora a ad appena 23 punti da JEV quando ve ne sono ancora 58 in palio.

“Sembra che abbiano inventato una nuova regola durante la gara, perché ho seguito la stessa procedura delle precedenti corse e non sono mai stato penalizzato. Credo sia stata una mossa conveniente soltanto per la Formula E in quanto terrà viva la suspense fino a New York. È strano che 5 driver proprio davanti a Bird siano stati punti”, ha attaccato il francese parlando a Motorsport.com

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Decisamente in disaccordo con questa tesi Sébastien Buemi, per il quale il commento del transalpino, reduce dal successo alla 24 Ore di Le Mans nella Classe LMP2 è soltanto tattica.

“Non lo voglio giudicare, ma è probabilmente uno dei suoi modi per togliersi pressione. Lo conosco bene. Ha perso tanti punti, quindi è chiaro che sia così”, ha dichiarato l’elvetico.

“Arrivando in America da favorito le attese sono di successo, tuttavia adesso si trova con un vantaggio quasi dimezzato. Nel 2017 Bird vinse entrambi gli ePrix finali, quindi qualora JEV dovesse accusare un problema al sabato, sarebbe costretto a dare tutto la domenica con un conseguente aumento della tensione. È ovvio che nell’interesse del campionato si voglia tenere viva la lotta, ma io al suo posto non lo direi. In passato sono stato nella sua posizione ed è vero che ognuno si gestisce a modo suo, però è importante restare umili”. 

 

 

 

 

 

 

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