Simulazione F1 Baku: il motore resta in pieno per il 72% del giro
Secondo i dati di Wintax by Magneti Marelli la power unit e il cambio sono sottoposti a forti sollecitazioni (sono previste 3.621 cambiate). Le monoposto gireranno in configurazione aerodinamica scarica: l'ala mobile vale appena 5 km/h in più.
Foto di: Giorgio Piola
Il quarto appuntamento del mondiale di F1 approda in Azerbaijan sul Circuito cittadino di Baku che ha una serie di caratteristiche davvero inusuali per essere un tracciato stradale, a cominciare dall’insolita lunghezza (6.001 metri) con 8 curve a destra e 12 a sinistra.
Altra particolarità: il circuito si trova circa 20 metri sotto il livello del mare per arrivare nel punto più alto della città vecchia, tra la curva 13 e 14, alla massima quota di 10 metri sopra il livello del mare, per un dislivello di 30 metri.
Il “rettilineo” principale comprende una serie di curve ad alta velocità che consentono ai piloti di percorrere un tratto di 1.620 m con l’acceleratore a tavoletta: a Baku il motore viene sfruttato in piena potenza per il 72% del giro.
L’impianto, quindi, mette a dura prova l’affidabilità della power unit: alla quarta gara cominceremo a valutare qual è l’effettiva tenuta dei motori che quest’anno devono avere una vita di 7 GP per non incorrere in penalità.
Anche il cambio è molto sollecitato: sono previsti 3.621 cambi marcia durante la gara e i rapporti più usati sono l’ottava (18%), la settima (16%) e la seconda marcia (16%) perché c’è un lungo tratto ad alta velocità e uno lento, con un passaggio, quello della chicane del Castello, che è largo appena 7 metri!
Nonostante questo budello, Baku richiede una configurazione aerodinamica medio-bassa, puntata più sull’efficienza che sul carico: l’ala mobile, quindi, darà un vantaggio molto minore del solito, valutato in appena 5 km/h. Siccome l’asfalto è molto scivoloso specie nei punti più lenti, si esalteranno anche le doti di trazione delle monoposto.
I piloti, infatti, dovranno trovare il migliore compromesso fra trazione, usura delle gomme, frenata e consumo di benzina che è elevato in Azerbaijan: secondo la simulazione Wintax di Magneti Marelli servono 104 kg di carburante nel serbatoio, ma è possibile risparmiare qualcosa se si riduce la resistenza all’avanzamento diminuendo l’incidenza delle ali.
La pista, inoltre, è poco sensibile alla variazione di peso: 10 kg in più costano solo 0”14, mentre sugli altri circuiti mediamente si pagano circa 0”3, per cui se non ci saranno power unit troppo assetate i piloti potranno evitare di fare lift-off alla fine del dritto. Baku, invece, sente l’effetto potenza: per i tecnici Magneti Marelli si possono guadagnare fino a 0”26 ogni 10 Cv.
Oltre al valore del motore endotermico, in Azerbaijan si esalta l’ibrido: la MGU-H e la MGU-K possono giocare un ruolo rilevante. L’ERS può valere fino a 4”5 sul tempo al giro e 13 km/h di velocità massima. La MGU-K può recuperare fino a 1.076 kJ per giro, mentre la MGU-H vale almeno 3.670 kJ a tornata per un totale di 4.746 kJ per giro, il valore più elevato di tutto il campionato.
Le squadre dovranno fare i conti con le possibili folate di vento molto forti che potranno disturbare non poco il bilanciamento aerodinamico della monoposto, mentre il raffreddamento non sarà un problema per l’elevata velocità media, per cui vedremo pance molto chiuse a favore dell’efficienza.
Ci sono tre staccate rilevanti sul circuito ma il raffreddamento dei dischi e delle pinze non è un problema e anche l’usura non dovrebbe essere critica. La staccata più critica è quella della Curva 11 dove si possono raggiungere quasi 6G di decelerazione con la mescola più morbida.
La Pirelli ha scelto tre mescole morbide: Soft, Sopersoft e Ultrasoft, tornando a compound adiacenti, dopo il “salto” che si era visto in Cina. Nelle previsioni è atteso che venga battuto il record della pista che è detenuto da Lewis Hamilton che nel 2017 con la Mercedes W08 aveva ottenuto un1’40”593 alla media di 214,834 km/h.
Per quanto concerne le velocità, Wintax prevede che si tocchino i 353 km/h in fondo al lungo rettilineo. Vedremo…
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