Key: "La ali flessibili potrebbero essere ancora un problema"
Secondo il direttore tecnico della McLaren le regole introdotte per il 2022 in materia di flessibilità delle ali sono molto più stringenti, ma non esclude che qualcuno possa trovare una scappatoia quest'anno.
Lewis Hamilton, Mercedes W12, Valtteri Bottas, Mercedes W12
Zak Mauger / Motorsport Images
La flessibilità delle ali è da sempre un tasto dolente in Formula 1 e lo scorso anno la materia è tornata di attualità in due occasioni.
A maggio, dopo il GP di Spagna, la Mercedes si è lamentata della flessibilità dell’ala posteriore della Red Bull e queste critiche hanno portato a test più severi a partire dal GP di Francia, con grande disappunto da parte delle altre squadre che sono state costrette a modificare i rispettivi progetti per restare all’interno delle regole.
A fine stagione, in Brasile, è stata la Red Bull a puntare l’indice contro la presunta flessibilità della Mercedes che garantiva alla W12 velocità di punta notevoli.
Dopo aver condotto ulteriori controlli esplorativi in occasione del GP del Qatar, la FIA ha ammesso di non aver trovato nessuna prova contro il team di Brackley, ma ha identificato dei nuovi metodi per i test di flessione.
Tuttavia, secondo il direttore tecnico della McLaren, James Key, i nuovi regolamenti tecnici in vigore dal 2022, che comporteranno il ritorno a monoposto caratterizzate dall’effetto suolo, consentiranno ancora ai team un certo margine per giocare con la flessibilità delle ali.
Nonostante ritenga che questo fattore possa rappresentare un problema, Key ha però ammesso come le nuove norme, e l’attenzione sull’argomento che ha caratterizzato soprattutto il finale della scorsa stagione, impediranno ai progettisti di trovare delle scappatoie.
Lewis Hamilton, Mercedes W12, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B
Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images
“Penso che sia stato ben compreso, dopo le lunghe discussioni che ci sono state, come gestire la flessibilità delle componenti aerodinamiche”.
“Alcuni test sono più rigorosi, ad esempio quelli relativi alla flessibilità dell’ala posteriore, e le cose che sono accadute lo scorso anno hanno portato ad una attenzione maggiore da parte della Federazione”.
“L’ala anteriore delle monoposto 2022 è un elemento enorme e ci sono delle linee guida molto severe in tema di rigidità dell’elemento. Credo che ci sarà qualche zona grigia da poter sfruttare, anche se non sarà facile”.
“I progettisti hanno a disposizione delle componenti diverse sulla vettura che possono avere un certo livello di rigidità che si potrebbe sfruttare in modo legale, quindi ci sono nuovi strumenti con i quali giocare nel 2022”.
“Sono certo, però, che diventerà un problema, ma non è un tema che la FIA o i team stanno ignorando. È un’area dove sarà importante avere delle regole certe”.
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