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Il GP del Canada decisivo per le ambizioni di Ferrari e Red Bull

Montreal ospiterà anche quest'anno il Gran premio del Canada e sarà una tappa fondamentale per la stagione della Ferrari, ma anche della Red Bull. In Nord America i due team sapranno se potranno sfidare o meno la Mercedes per i titoli.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 e Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Foto di: XPB Images

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 e Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 e Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 e Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 e Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 e Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 e Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Max Verstappen, Red Bull Racing
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12

Il prossimo fine settimana inizierà a Montreal un campionato nel campionato. Per squadre e piloti sono in programma sei gare in otto settimane, un tour de force che porterà alla pausa estiva. Un concentrato di impegni che potrebbe cambiare il volto del Mondiale 2016, con 150 punti in palio per ogni pilota e ben 258 per ogni squadra. Quello di Montreal sarà un weekend al alta tensione, non solo per il bottino di tappa, quanto per il significato che assumerà la tappa canadese in chiave futura.

Canada cartina tornasole delle ambizioni Ferrari

L’atipicità del tracciato di Montecarlo fa storia a se. Al contrario, la pista di Montreal offrirà riscontri che permetteranno di delineare un quadro più significativo. Ad essere uguale al contesto del Principato saranno solo i compound scelti dalla Pirelli, ma anche su questo fronte (parliamo di usura) i parametri sono destinati ad essere differenti. Tra i tanti esami che vedremo il prossimo fine settimana, il più atteso è senza dubbio quello che dovrà sostenere la Ferrari. Se da Montreal arriveranno notizia positive, a Maranello tireranno un sospiro di sollievo e guarderanno alla raffica di gare programmate tra giugno e luglio con meno stress.

Se così non fosse, sarà un problema non da poco. Soprattutto perché la sequenza della gare in programma non concederà tempo. A Maranello si sono preparati al meglio in vista di questa raffica di impegni. Un nuovo turbo per provare a colmare l’ultimo step di ritardo dalla power unit Mercedes, e una nuova sospensione posteriore che (si spera) dovrebbe migliorare la gestione della gomma in qualifica. In Ferrari si è lavorato, anche tanto, ma adesso non c’è più tempo per esami di riparazione. Il Canada (per certi obiettivi) sarà un’ultima chiamata.

Montreal vero banco di prova per i nuovi V6 Renault

Stessa storia, con meno pressione, in casa Red Bull. La resurrezione del team a cui abbiamo assistito tra Barcellona e Montecarlo ha confermato che laddove la power unit non è un elemento fondamentale per puntare al vertice, Ricciardo e Verstappen possono puntare a traguardi assoluti. Ma non tutte i tracciati sono dei toboga come quello del Principato.

La palla passa quindi alla Renault, che in Canada potrà mostrare in modo più chiaro la bontà del lavoro fatto sulla power unit portata (solo per Ricciardo e Magnussen) a Montecarlo. La nuova unità sarà a disposizione sia delle due Red Bull che delle due Renault, e la pista è un banco prova dei migliori per capire l’entità del passo avanti fatto dai tecnici francesi. Anche in questo caso, sa tanto di “last call” per salire sul treno di chi punta a dar fastidio alla Mercedes.

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