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Hembery: "Il degrado termico ha indotto a puntare su 3 soste"

Il responsabile motorsport della Pirelli spiega quali sono i motivi che hanno portato quasi tutti i piloti in griglia a completare il GP di Germania utilizzando una strategia con tre cambi gomme.

Pneumatici Pirelli

Foto di: XPB Images

Pneumatici Pirelli
Pneumatici Pirelli
Pneumatici Pirelli
Paul Hembery, Pirelli Motorsport Director on the grid
Mario Isola, Racing Manager Pirelli (a sx) con Paul Hembery, Direttore Pirelli Motorsport (a dx)
Pirelli tyres

Come da previsioni, nel Gran Premio di Germania ci sono state diverse strategie, con la maggior parte dei piloti su tre soste.

Il vincitore, Lewis Hamilton, ha alternato supersoft e soft, mentre il poleman Nico Rosberg è partito con due set di supersoft e ha terminato la gara con due set di soft. Strategia diversa in Red Bull, con entrambi i piloti arrivati a podio, anche loro con strategie differenziate: tuttavia, sia Ricciardo sia Verstappen hanno concluso la gara sulle supersoft per sfruttarne la velocità extra.

La temperatura della pista è rimasta nell’ordine dei 38°C per tutta la gara: condizioni simili a quelle di ieri, nonostante una piccola minaccia di pioggia nelle fasi conclusive. Ci sono stati molti duelli in pista, con le squadre che hanno sfruttato diverse strategie fino alla bandiera a scacchi.

Il circuito di Hockenheim è rimasto in gran parte invariato rispetto all’ultima visita della Formula 1 nel 2014, con asfalto piuttosto vecchio e irregolare, che ha messo alla prova i pneumatici. Di conseguenza, diversi piloti hanno adattato le loro strategie passando da due a tre soste, per essere certi di avere il passo necessario. Il miglior piazzamento su due soste è stato quello del pilota della Williams, Valtteri Bottas, arrivato settimo.

"Oggi la strategia è stata fondamentale. Nei primi giri a pieno carico di carburante abbiamo registrato un degrado termico più alto del previsto e questo ha indotto molti a puntare su una strategia di tre soste che, come previsto ieri, sulla carta era la più veloce. E’ stato molto importante monitorare consumo e degrado ed essere rapidi nelle scelte, per adattare la strategia di gara alle circostanze mutevoli" ha detto Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli.

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