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Analisi

F1 Sprint Race: ecco cosa fa discutere del format

La F1 Commission affronterà oggi la discussione sulla gara del sabato da 100 km che darà metà punteggio ai primi otto classificati. La qualifica sarà anticipata al venerdì pomeriggio, mentre prima della Sprint Race si effettuerà un turno di prove libere che preclude al parco chiuso come adesso. E cosa succederà con le gomme e i motori? Proviamo ad analizzare i vari aspetti che potrebbero avere un impatto sul risultato dell'iniziativa.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16 Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11 e Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11 alla partenza della gara

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La Sprint Race è un tema che fa discutere perché le sfaccettature che la sua adozione implica nel sistema Formula 1 sono tali da impattare una serie di temi molto diversi e complessi.

Per la F1 Commission, che si riunisce oggi, non sarà facile trovare una sintesi sull’idea lanciata da Liberty Media. L’intenzione è piuttosto semplice: disputare tre gare da 100 km al sabato (si è parlato di Canada, Monza e Brasile) come gara di qualificazione per il GP della domenica che resterebbe della solita lunghezza.

In occasione dei tre appuntamenti verrebbe cambiato il format di gara: un turno di prove libere al venerdì mattina di un’ora (anziché i due previsti altrimenti) e la qualifica al pomeriggio con Q1, Q2 e Q3. Al sabato mattina ci sarebbe un secondo turbo di prove libere e al pomeriggio di disputerebbe al gara di 100 km senza obbligo di pit stop.

Le squadre avevano chiesto anche un warm-up alla domenica mattina per verificare che la monoposto che andrà a disputare il GP lungo sia perfettamente in ordine, ma questa proposta è già stata bocciata, per cui si andrebbe direttamente nella griglia della gara domenicale.

Se non ci fosse il COVID-19 la proposta avrebbe un suo senso nel cercare di valorizzare l’intero weekend: il venerdì assumerebbe un valore sportivo maggiore decidendo la griglia della Sprint Race con le qualifiche. Gli organizzatori delle gare avrebbero un motivo in più per riempire le tribune, ma il vantaggio andrebbe a zero se i tre appuntamenti sperimentali si dovessero disputare senza pubblico. Forse il gioco non varrebbe la candela.

Sul tavolo della F1 Commission, però, ci sono aspetti secondari che impattano pesantemente sul format e possono pesare per spingere l’attenzione a favore o contro la gara del sabato. Le tre gare corte, per esempio, dovrebbero attribuire la metà dei punti di un GP domenicale con solo otto piloti a punti (12 punti al primo; 10 al secondo; 8 al terzo, 6 al quarto, 4 al quinto, 3 al sesto, 2 al settimo e 1 all’ottavo) e nessuno per il giro veloce che dovrebbe essere assegnato solo e soltanto alla domenica.

A livello statistico conteranno anche le gare corte nel conteggio delle vittorie oppure no?

E se la stagione 2021 sarà in linea con quella 2020 è più facile che Lewis Hamilton diventi campione del mondo per l’ottava volta in anticipo rispetto a un calendario tradizionale senza Sprint Race: in questo caso si otterrebbe un risultato contrario rispetto alle aspettative.

Non solo, ma con un turno di prove libere al sabato mattina sarà impossibile mantenere il parco chiuso fra le qualifiche e la gara corta, mentre sarebbe semplice tenerlo in vista del GP domenicale. Ma le squadre ritengono che potrebbe essere troppo penalizzante vincolare le stesse scelte di assetto per due corse e ci sarebbe chi auspicherebbe la possibilità di intervenire sulle vetture per non pagare due volte un eventuale errore nelle scelte.

Cosa cambia per le power unit: un conto è girare in prove libere con motori di rotazione e un conto è disputare una gara in più da 100 km con quello in uso nel weekend.

L’altro quesito riguarda le gomme: con il nuovo format saranno sufficienti i 13 treni che vengono allocati dalla Pirelli per ogni GP o sarà necessario aggiustare il tiro per gli eventi con la Sprint Race? Magari il fornitore di pneumatici potrebbe cambiare la scelta delle mescole, sapendo che in Canada una C5 potrebbe essere troppo sollecitata in una gara di 100 km senza pit stop.

E, allora, ci potrebbe essere uno spostamento delle tre mescole da scegliere verso un compound più duro. Insomma la proposta della Sprint Race è molto spinta da Formula 1, ma le implicazioni che questo tema apre nel Circus lascia molti perplessi. Cosa verrà deciso? Sarà interessante scoprirlo dopo la F1 Commission…

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