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Sprint Qualifying: come sono cambiati i... punti di vista

In occasione del GP di Gran Bretagna debutterà la gara di qualificazione del sabato e con essa verrà modificato il sistema di punteggio che attribuirà tre punti al vincitore, due al secondo e uno al terzo. Il massimo bottino per la classifica iridata cresce, quindi, a 29 lunghezze. La tendenza della F1 è quella di un'escalation dei punteggi, pur senza tornare all'esasperazione del GP di Abu Dhabi del 2014 che valse doppio (50 punti).

Juan Manuel Fangio, Alfa Romeo

Foto di: LAT Images

Nel prossimo Gran Premio di Gran Bretagna debutterà il format della Sprint Qualifying, la gara di qualificazione spinta in modo deciso da Liberty Media e ufficializzata lo scorso 26 aprile in tre tappe del calendario 2021 (incluse Italia e Brasile).

Oltre a stravolgere il normale svolgimento del weekend, la novità della manche di qualificazione comporterà un cambiamento nel punteggio in palio in un singolo fine settimana, che sale dagli attuali 26 punti (25 per la vittoria più 1 per il giro più veloce) a 29 lunghezze, visto che saranno assegnati 3 punti al vincitore della gara in programma sabato.

A Silverstone Max Verstappen o Lewis Hamilton (per citare i grandi favoriti della vigilia) avranno la possibilità di portare a casa 29 punti, uno in meno di quelli necessari a Juan Manuel Fangio per far suo il titolo Mondiale nel 1956, o a Giuseppe Farina nel 1950, a conferma di un incremento costante del punteggio sia in termini di punti che nel numero di posizioni che formano la zona punti.

L’escalation dei punteggi

Per 60 anni il punteggio è rimasto legato a quelle che erano le linee guida inaugurate con l’alba della Formula 1 nel 1950.

Nelle prime dieci edizioni del Mondiale erano solo i primi cinque piloti ad accedere alla zona punti, con un’assegnazione 8-6-4-3-2 più un punto extra in palio per il giro più veloce della gara.

Dal 1960 al 1990 è stato in vigore un sistema simile, con 9 punti assegnati al vincitore ed un punto per il sesto classificato, eliminando il giro più veloce.

Dal 1991 al 2002 l’attribuzione del punteggio è stata ritoccata con 10 punti assegnati al vincitore, premiando la prima posizione nel modo più netto nell’intera storia della Formula 1.

Ma proprio la valorizzazione della vittoria sui passisti, portò in alcuni casi all’assegnazione del Mondiale con largo anticipo, come nel caso di Michael Schumacher che nel 2002 festeggiò il suo quinto titolo iridato il 21 luglio sul circuito di Magny-Cours.

Dal 2003 il punteggio venne ritoccato, allargando la zona punti ai primi otto classificati e dimezzando la differenza tra la prima e la seconda posizione, con il sistema 10-8-6-4-3-2-1 che restò in vigore fino al 2009.

La grande svolta, che ha portato al sistema di attribuzione attuale, è scattata nel 2010, con punti per i primi dieci classificati e 25 punti per il vincitore, con il ritorno dal 2019 del punto addizionale riservato al giro più veloce in gara.

L’ultima novità esordirà nel prossimo Gran Premio di Gran Bretagna, che per la prima volta assegnerà dei punti anche nella giornata di sabato.

L’azzardo (retribuito) di Abu Dhabi 2014

Ma quello di Silverstone non sarà comunque del weekend che assegnerà più punti in assoluto nella storia della Formula 1, record che spetta al Gran Premio di Abu Dhabi del 2014. Tra molte polemiche, nella prima stagione ‘hybrid’ FIA e FOM accettarono un’offerta economica degli organizzatori del Gran Premio sul circuito di Yas Marina (una cifra molto elevata ma mai resa pubblica) per avere maggiori possibilità di vedere il titolo Mondiale assegnato nella tappa finale.

La soluzione fu quella di aggiudicare un punteggio doppio, nonostante il weekend fosse in linea con il format delle gare precedenti, mettendo il doppio dei punti ordinari, ovvero 50 per il vincitore e a scalare fino alla decima posizione. Per fortuna della Formula 1 la novità sul punteggio non fu determinante per l’assegnazione del titolo, che andrò a Lewis Hamilton arrivato a Yas Marina già nelle vesti di leader della classifica generale. Ovviamente la novità del punteggio doppio fu subito cancellata in vista del 2015, senza grandi rimpianti.

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