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Calendario F1: il GP del Giappone nella mani della Honda

Con la conferma che i Giochi Olimpici si disputeranno senza la presenza di pubblico, sorgono molti dubbi sul regolare svolgimento del Gran Premio del Giappon di F1, in programma a Suzuka il prossimo 10 ottobre. Una decisione dovrà essere presa entro la settimana successiva al Gran Premio d’Ungheria. Tocca alla Casa nipponica, proprietaria dell'impianto valutare la disputa della gara con le tribune vuote prima del ritiro dai GP.

Suzuka logo on the start/finish straight

Suzuka logo on the start/finish straight

Andrew Hone / Motorsport Images

Nella serata di ieri è giunta la conferma che i Giochi Olimpici si disputeranno senza la presenza di pubblico, facendo subito sorgere molti dubbi sul regolare svolgimento del Gran Premio del Giappone, in programma a Suzuka il prossimo 10 ottobre.

Secondo le indiscrezioni raccolte la scorsa settimana nel paddock del Red Bull Ring, una decisione definitiva in merito alla trasferta giapponese sarà presa la settimana successiva al Gran Premio d’Ungheria.

Se, come sembra, sarà confermata l’impossibilità di accogliere spettatori sulle tribune, la possibilità di poter comunque disputare il weekend di Suzuka sarà una decisione che dovrà prendere la Honda, proprietaria del circuito.

Qualora la Casa giapponese decidesse di accollarsi tutte le spese anche senza la possibilità di rientrare dell’investimento con la vendita dei biglietti, uno spiraglio a favore della trasferta resterà ancora aperto.

Il calendario non dovrebbe subire cambiamenti fino alla tappa di Istanbul, recentemente confermata il 3 ottobre, una settimana dopo il Gran Premio di Russia ed una prima della data prevista per la trasferta in Giappone.

Se dovesse saltare la tappa di Suzuka, il calendario vedrà due settimane di stop prima dell’appuntamento di Austin, una tappa che potrebbe essere doppia (come a Spielberg) nel caso della cancellazione del Gran Premio del Messico, previsto il 31 ottobre.

Nel paddock sono minime anche le speranze che venga disputato il Gran Premio del Brasile (7 novembre), e qualora la tappa di San Paolo fosse cancellata ci sarà una pausa di un mese prima di tornate in pista in Bahrain il 28 novembre.

Questa gara non è stata ancora annunciata, né da Formula 1 così come dai promoter locali, ma tra gli addetti ai lavori viene data per certa come primo appuntamento del tour mediorientale che vedrà il 5 dicembre il Gran Premio dell’Arabia Saudita e la settimana successiva l’appuntamento conclusivo ad Abu Dhabi.

Nonostante le grandi difficoltà legate alla situazione Covid, negli uffici londinesi di Liberty Media riusciranno anche in caso di defezioni come Giappone, Messico e Brasile a completare una stagione con ben 21 gare. Un’impresa tutt’altro che semplice, considerando le defezioni di Cina, Canada, Singapore e Australia.

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