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F1 | Russell: "La Sprint Race dovrebbe essere più lunga del 50%"

George Russell, Kevin Magnussen e Lando Norris hanno dato suggerimenti per cambiare e migliorare la Sprint Race, una "garetta" che ancora non raccoglie i consensi desiderati nemmeno da parte degli addetti ai lavori.

George Russell, Mercedes W13, Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT03

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Lo scorso fine settimana l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola ha ospitato la prima delle tre Sprint Race della stagione 2022 di Formula 1. Nell'angusta pista emiliana i piloti si sono sfidati nella gara lunga 100 chilometri che ha dato punti per la classifica e ha designato la griglia di partenza della gara domenicale.

La Sprint Race, già dall'anno scorso quando si chiamava Sprint Qualifying, aveva regalato pareri contrastanti tra gli addetti ai lavori, piloti compresi. Dopo Imola alcuni di loro hanno voluto dare la propria opinione proprio riguardo la gara del sabato.

George Russell, Kevin Magnussen e Lando Norris, in modo differente, hanno tutti fatto sapere di non essere troppo entusiasti dell'attuale format della Sprint Race. Tutti hanno trovato qualcosa da poter migliorare per renderla una gara più bella, per fare in modo che i piloti possano prendere più rischi e aumentare così lo spettacolo.

Il primo di questi è stato il pilota della Mercedes: "Non sono un grande fan della Sprint Race, se devo essere onesto. Quel tipo di gara, per funzionare, credo debba essere più lunga del 50% rispetto a quella attuale, o più lunga al punto da portare le gomme a degradarsi".

"I piloti, forse, hanno bisogno di gestire le gomme maggiormente, a quel punto si potrebbe vedere una differenza maggiore tra le monoposto".

"Al momento tutti i piloti spingono al massimo nella Sprint Race, e non c'è una differenza sul giro abbastanza grande per vedere sorpassi. A meno che un pilota non si qualifichi fuori dalla propria posizione come si è visto con alcune auto a Imola (Sainz e Perez su tutti, ndr)".

Kevin Magnussen, Haas VF-22, George Russell, Mercedes W13, Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42

Kevin Magnussen, Haas VF-22, George Russell, Mercedes W13, Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Nella Sprint Race i piloti possono scegliere la mescola che preferiscono. A Imola quasi tutti hanno optato per le Soft, tranne le Haas F1 di Kevin Magnussen e Mick Schumacher, che hanno corso con le Medium. Questo per cercare di evitare un degrado che, in realtà, non si è visto e la moss anon ha pagato.

Secondo il danese, che a Imola è passato dal quarto posto in griglia all'ottavo finale, dovrebbero cambiare le regole del Parco Chiuso tra Prove Libere 1 e le Qualifiche.

"Si potrebbero are alcune modifiche alla Sprint Race, inoltre non sono d'accordo con il Parco Chiuso tra Libere 1 e qualifiche. Non si può lavorare sulla macchina e questo rende le cose più difficili ai team piccoli".

Magnussen, poi, ha anche sottolineato come le Sprint Race possano diventare eventi indipendenti, senza quindi determinare la griglia di partenza del gran premio della domenica per "cercare di renderla più combattuta e fare in modo che i piloti si prendano più rischi di quelli attuali".

I team hanno dato il loro sostegno per aumentare il numero di Sprint Race nel 2023 durante la F1 Commission di martedì, ma la FIA ha bloccato l'idea perché ritiene di dover ricevere un maggior contributo finanziario di quello attualmente previsto e si è presa tempo per valutare l'impatto di questa proposta sul proprio personale in pista.

Lando Norris, McLaren MCL36, Kevin Magnussen, Haas VF-22

Lando Norris, McLaren MCL36, Kevin Magnussen, Haas VF-22

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Lando Norris, che a Imola ha centrato il primo podio stagionale, ha sottolineato come avere azione in tutti e tre i giorni del fine settimana sia un aspetto che gli piace, ma anche che non ne farebbe più di tre all'anno.

"La cosa principale che mi piace del formato del weekend con la Sprint Race è avere già azione al venerdì con le Qualifiche. Sono cose che rendono tutto più difficile del normale".

"Mi piace, è qualcosa a cui sono abituato dalla Formula 3 e dalla Formula 2. Penso che sia una sfida in più per i piloti. Il fatto di avere 2 partenze è un buon aspetto. Certo, la gara principale è domenica e al sabato ci si prende una quantità minore di rischi, ma con due partenze, se rimani bloccato, allora devi fare in modo di recuperare ed è positivo".

"La Sprint Race mi piace, onestamente, ma se devo pensare di farne più di tre all'anno... Direi che non sono a favore di questa cosa", ha concluso il pilota della McLaren.

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