Il silenzio della
FIA sulla gara di appalto per l'ingresso di
un nuovo team di Formula 1 nel Circus ha lasciato tutti perplessi. La Federazione Internazionale aveva aperto in dicembre un bando per ammettere nel mondiale 2015 il dodicesimo team e per il 28 febbraio aveva completato gli audit dei candidati, verificando con cura le documentazioni che erano state presentate. Alla selezione avevano partecipato tre personaggi:
Gene Haas, Colin Kolles e Zoran Stefanovic.
Lo
slavo ha visto nuovamente svanire la sua candidatura perché
non ha trovato il motorista disposto a siglare un pre-accordo per l'eventuale fornitura, dopo il niet della Mercedes che deve già supportare tre squadre oltre alle frecce d'argento ufficiali. Non è un segreto il fatto che
Gene Haas avesse trovato il sostegno della
Ferrari e
Colin Kolles quello della
Renault, attraverso la consociata romena Dacia.
L'
americano, che ha nel trentino
Gunther Steiner l'uomo di raccordo con l'Europa, non avrebbe trovato negli Usa gli sponsor utili a sostenere il progetto del team tutto stelle e strisce, per cui
starebbe valutando l'opportunità di dilazionare al 2016 l'eventuale debutto nel Circus, mentre
Colin Kolles sarebbe in attesa di una risposta.
Nelle ultime settimane si è detto che
il silenzio della FIA sarebbe motivato dalla preoccupazione che accomuna Jean Todt e Bernie Ecclestone
nel temere che alcune squadre protagonise nel mondiale appena iniziato a Melbourne,
rischino di non avere le risorse finanziarie per completare la stagione 2014. L'attesa faciliterebbe, quindi, che eventuali sostenitori esterni potrebbero confluire a dare una mano alle squadre più in difficoltà.
Ora, invece,
emerge un retroscena che spiega meglio il ritardo della FIA nel prendere una decisione: i
team interessati all'ingresso in F.1, infatti,
avrebbero dovuto presentare una fidejussione bancaria di 20 milioni di euro a garanzia della serietà del progetto. La
Federazione Internazionale era rimasta scottata da
David Richards che a fine 2006 aveva presentato la candidatura della
Prodrive per l'iscrizione al mondiale 2008 senza che avesse le necessarie coperture economiche per poi finanziare il programma.
Il fatto è che
i candidati 2014 non hanno trovato banche disposte ad accendere la fidejussione, ritenendo che la FIA stesse richiedendo un ingente impegno economico a fronte di un'iscrizione nel campionato di Formula 1 2015.
Una promessa e niente più, ma a garanzia non c'era niente di solido. I legali della Federazione, pertanto, in cooperazione con quelli dei team interessati starebbero cercando la soluzione per superare il problema, in modo tale da non dover annullare il bando e dover procedere ad una nuova selezione, ricominciando tutto da zero.
Sarà interessante capire quale sarà lo sblocco della situazione e quanto tempo ci vorrà per arrivare alla proclamazione della struttura designata o alla bocciatura di tutti i candidati.
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