Caso Budkowski, Abiteboul: "Non siamo in F.1 per fare amicizia!"
Il capo della Renault si sente a mani libere per reclutare il personale che gli serve per trasformare la squadra di Enstone in un top team entro il 2020. Cyril non parla della firma di Budkowski, ma ammette che agirà nel pieno rispetto delle norme.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Cyril Abiteboul non è certo il tipo che le manda a dire. Il capo del team Renault dice che la sua squadra non è in Formula 1 per "fare amicizia", dopo che il team di Enstone è finito nelle roventi polemiche del caso Budkowski, l'ex responsabile tecnico della FIA in F.1 che si è dimesso dal ruolo la scorsa settimana ed è dato in partenza proprio per il team Renault.
Il Costruttore francese è finito nel mirino perché cercherebbe di assicurarsi i servigi di un personaggio che conosce tutti i segreti della Formula 1 attuale: Marcin Budkowski nel suo ruolo di tecnico della Federazione aveva accesso a tutti i progetti delle monoposto 2018 ed era a conoscenza delle strategie futire in materia di regolamenti.
Siccome per contratto Budkowski dovrà sottostare solo a un gardening di tre mesi, il fatto che all'inizio del prossimo anno possa approdare alla Renault portando il suo bagaglio di conoscenze e di dati sensibili ha scatenato la pronta reazione dei team che compongono lo Strategy Group che hanno scritto una lettera di protesta alla FIA e a Liberty Media.
Per quanto Abiteboul non abbia confermato l'accordo con Budkowski, il responsabile di Renault F.1 non fa alcun mistero dei suoi progetti...
"Vogliamo diventare una delle squadre migliori entro il 2020 - ha spiegato Abiteboul a Sky - siamo a un punto lontano, ma dato che sappiamo cosa deve essere fatto per completare il salto che ci deve portare dal centro gruppo ai top team, dobbiamo essere aggressivi per essere pronti al momento giusto".
"Non siamo in F.1 per fare amicizia. Ovviamente ci sono molti modi per fare le cose, ma in materia di reclutamento di tecnici dobbiamo cresscere - non necessariamente con Marcin - quando siamo ripartiti
c'erano 475 persone, ora ci sono 620 dipendenti. Non c'è alcun segreto: queste persone devono arrivare da qualche parte e dobbiamo andare a caccia di alcune professionalità di altre squadre".
E, nonostante la controversia sulla firma di Budkowski, Abiteboul insiste sul fatto che la Renault non farà nulla che possa violare le regole...
"Renault si attiene alle norme - conclude Abiteboul - qualunque cosa sarà fatta, sarà in modo corretto nel rispetto dei nostri avversari".
Informazioni aggiuntive di Jonathan Noble
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