F.1 Group replica: "Delusi dall'uscita dal contratto di Silverstone"

Dopo l'annuncio del British Racing Drivers' Club, che poche ore fa ha esercitato la clausola per uscire dal contratto che legava Silverstone al calendario di F.1, con questo sarebbe scaduto nel 2026 e invece terminerà nel 2019, è arrivata la replica del F.1 Group.

La BRDC aveva sottoscritto un contratto con Bernie Ecclestone in cui vi era una clausola di un progressivo aumento della tassa d'iscrizione annuale (del 5%). Per questo motivo il Club ha deciso di esercitare l'opzione d'uscita essendo ormai da tre anni in perdita economica riguardo l'organizzazione del Gran Premio di Gran Bretagna (2,8 milioni di sterline nel 2015, 4,8 l'anno scorso).

BRDC vorrebbe usare la clausola d'interruzione del contratto solo per rinegoziare l'accordo con Liberty Media e cercare di avere un prezzo migliore. I nuovi proprietari della F.1, però, non hanno preso bene questa manovra del British Racing Drivers' Club, specialmente per ciò che concerne le tempistiche della decisione d'uscita dal contratto in essere.

"La settimana che porta al GP britannico dovrebbe essere una grande festa per la F.1 e Silverstone", ha affermato il F.1 Group tramite un comunicato ufficiale. "Siamo delusi riguardo alla volontà di Silverstone, che ha preferito esercitare la clausola d'uscita dal contratto".

"Abbiamo offerto loro di prolungare le scadenze attuali per concentrarci sul GP di Gran Bretagna e Silverstone. Purtroppo i gestori del tracciato hanno cercato di trarre vantaggio a breve termine per beneficiare della loro posizione".

Il F.1 Group ha poi affermato di voler tenere la porta aperta con i gestori di Silverstone per continuare i colloqui e trovare una soluzione per il futuro.

"Il nostro obiettivo è quello di mantenere in calendario il Gran Premio di Gran Bretagna. Continueremo a negoziare con i promotori per raggiungere una soluzione equa".