Dakar: Botturi andava a 134 km/h dove c'era il limite dei 50!
Spiegato il motivo della penalità di cinque minuti al termine della seconda tappa che ha fatto precipitare l'italiano della Yamaha dal decimo al sedicesimo posto nella classifica generale.
Foto di: Yamaha
Cinque minuti di penalità fanno rabbia, indubbiamente, ma quando ti spiegano perchè li hai presi allora ti calmi e forse, pensi anche che ti è andata bene.
Ieri, nella seconda tappa della Dakar, sono stati parecchi i piloti e gli equipaggi incappati nelle penalità, e non solo per aver oltrepassato il limite di velocità. Ad Alessandro Botturi sono stati affibbiati ben 5 minuti di penalità e con questo tempo è scivolato in sedicesima posizione.
Più che legittimo quindi andare dai commissari a chiedere come mai era stata inflitta una penalità così alta. A quel punto è stata analizzata la scheda della giornata, la tabella dei tempi in gergo tecnico, ed allegata a questo cartoncino giallo con il numero 18, e quindi di Botturi, c'era una piccola enciclopedia. Quattro fogli con foto, immagini e righe, troppe righe purtroppo.
Il regolamento della Dakar calcola le penalità per eccesso di velocità in base alla velocità – quanto più forte del previsto si andava in quel momento – e alla lunghezza, e per quanti metri si è tenuta questa velocità.
Se si supera il limite da 1 a 15 km/h allora verrà calcolato un minuto di penalità per ogni impulso registrato dall'apparecchiatura, in base ai metri percorsi. Dai 16 ai 40 km/h si calcolano due minuti di penalità per ogni impulso registrato. Oltre i 40 km/h sono cinque minuti e chiusa lì. Pensando che Botturi è entrato in una zona da 50 chilometri all'ora alla interessante velocità di 134 km/h si capisce perchè gli sono stati calcolati cinque minuti. Tutto sommato poteva andare molto peggio.
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