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Yvan Muller: ecco come si guida a Monza con la Cruze

Il campione del mondo della Chevrolet ci spiega i segreti per fare la pole sullo Stradale

Cari amici di OmniCorse.it, con la gara di Monza che apre la stagione 2012 del WTCC, inizio a raccontarvi il mondiale turismo visto con gli occhi di chi il titolo iridato lo ha già vinto tre volte. TEMPIO DELLA VELOCITA' Monza è considerata il “tempio della velocità”, un tracciato con lunghi rettilinei dove si può esprimere tutta la potenza del motore quattro cilindri Chevrolet 1.6 turbo e si mettono in risalto le qualità della frenata della Cruze, visto che ci sono quattro staccate molto impegnative. STORIA ED EMOZIONE Lo stradale è un tracciato che dà sempre emozione per la storia che rappresenta e poi perché segna l'inizio di un nuovo campionato: potrà sembrarvi strano, ma non è la pista del mondiale dove si raggiunge la velocità massima con una vettura preparata per il WTCC, dal momento che il picco lo si tocca a Macao che è un tracciato cittadino! HOT LAP E con piacere vi porto a vivere un hot lap di Monza, per regalarvi le emozioni che si percepiscono nell'abitacolo della Chevrolet Curze lungo i 5.793 metri dello Stradale, nella speranza di avere domani anche il vostro supporto, quando proverò ad andare a caccia della pole position. PRIMA VARIANTE Il rettilineo di partenza è molto largo, ma si stringe negli ultimi trecento metri: la traiettoria ideale è sulla destra, verso il muretto dei box, ma ci si sposta a sinistra prima della staccata della Prima Variante, una esse destra-sinistra che è una vera tagliola. È una frenata molto secca perché si arriva lanciati in sesta marcia a oltre 260 km/h: si superano agevolmente i primi cartelli indicatori e a circa 130 metri si affonda con decisione il piede sul freno e si scalano tutte e sei le marce del cambio manuale a comando sequenziale. EVITARE I PANETTONI La Prima Variante si percorre a bassa velocità e la si aggredisce salendo con le ruote interne sul primo cordolo, mentre si evitano i “panettoni” che ci sono in mezzo perché potrebbero danneggiare la sospensione. In uscita si evidenzia la trazione della Cruze e si affonda il piede sull'acceleratore scaricando tutte le marce mentre ci si porta al Curvone: si tratta di una piega ad alta velocità che si percorre stando quanto più è possibile alla corda per fare meno strada. SI STACCA A 100 METRI Dopo aver fatto scorrere la Chevrolet in uscita per evitare di usare troppo angolo di sterzo, si giunge alla seconda frenata, quella della Variante della Roggia: ci si sposta sulla destra, prima del repentino sinistra-destra. C'è un leggero avvallamento dell'asfalto e subito dopo si passa sotto un ponte: si stacca ai 100 metri e si scalano in successione molto rapida tre marce. QUINTA PRIMA DI LESMO Si disegna l'ingresso della Variante, mentre si salta con la macchina sul secondo cordolo, avendo cura di farla scorrere su quello in uscita che ha una buona funzione di contenimento: si fa in tempo a inserire quarta e quinta a ruote dritte che già si arriva in prossimità della prima curva di Lesmo. IN MEZZO AGLI ALBERI In questa zona il tracciato è immerso fra gli alberi del Parco con le fronde che si curvano verso la pista creando a volte strani riflessi di luce. Si ritarda l'ingresso della Prima di Lesmo e, dopo una pompata sui freni per inserire l'anteriore mentre si è in quarta, si punta alla corda. MASSIMA SCORREVOLEZZA La Cruze è in piena accelerazione e schizza verso l'esterno cercando la massima scorrevolezza: si sale con tutta la vettura sul cordolo che delimita sulla sinistra il breve rettilieno che porta alla Seconda di Lesmo e si inserisce per un breve tratto anche la quinta. SECONDA DI LESMO Questo è un punto importante perché è seguito da un rettilineo molto lungo per cui si cerca di uscire con la migliore spinta per raggiungere prima possibile una buona velocità. La Seconda di Lesmo è una destra di novanta gradi che si affronta in quarta dopo una decisa pestata sui freni. AGGREDIRE IL CORDOLO Non bisogna lasciarsi spaventare dai cordoli che sono piuttosto alti a bisogna puntare decisamente a salirci sopra con quasi tutta la macchina che si alza da terra. Una volta impostata la traiettoria non si deve più togliere il piede dal gas, facendo in modo di raddrizzare il volante prima possibile: è per questo motivo che si finisce sempre al limite sinistro del cordolo di contenimento e a volte anche oltre. Qui è fondamentale lanciarsi ad alta velocità cercando di non concedere la scia a chi segue. IN DISCESA SOTTO LA SOPRAELEVATA In un attimo si è già in sesta: si procede sul lato sinistro fino alla leggera piega del Serraglio, quando ci si sposta sulla destra. La pista qui è in leggera discesa per passare sotto la Sopraelevata del vecchio catino di alta velocità e si è ancora immersi nel verde del Parco. Quando si sbuca dal breve tunnel c'è appena il tempo per pelare il cordolo destro e iniziare la staccata della Variante Ascari al cartello dei 110 metri: si scala in terza o quarta, la marcia dipende dal tipo di messa a punto che si è scelta, e ci si avventa letteralmente sul cordolo a sinistra. LA DANZA DELLA CRUZE La Cruze qui inizia una... danza indiavolata perché nel successivo destra-sinistra si aggrediscono i cordoli. Bisogna salirci con decisione, avendo cura di non esagerare perché più all'interno c'è una zona molto seghettata che tende a scomporre la macchina. EVITARE LA SCIA Si esce sul rettilineo opposto scavalcando il cordolo e sfruttando quel pezzo di asfalto che è il raccordo con la pista Junior: quinta e di nuovo sesta alla ricerca della migliore velocità. Su questo dritto si è soliti spostarsi di traiettoria se si ha un avversario in coda perché con l'effetto della scia si potrebbe subire un tentativo di sorpasso e far prendere aria all'avversario. Ciò permette di limitare le sue possibilità di attacco. BRIVIDO IN PARABOLICA Ci si sposta sulla sinistra e si è in sesta piena per la staccata della Parabolica: si tratta di una curva molto lunga a raggio variabile che si apre verso l'uscita. Bisogna staccare molto tardi e non indugiare sui freni, togliendo tre marce: una pestata decisa sul freno al cartello dei 100 metri per poi andare al punto di corda avendo l'accortezza di usare meno sterzo possibile. SI VEDE IL TRAGUARDO Si passa sotto una postazione dei fotografi: da quel punto bisogna essere in accelerazione massima, accompagnando la Cruze al limite esterno della pista per cercare di inserire presto la quarta e scaricare tutta la potenza verso il traguardo. Bisogna lottare con la forza centrifuga che spinge le ruote oltre la linea della pista verso l'erba. La quinta si scarica già non appena si sbuca sul rettilineo principale. Il traguardo è posto all'inizio della pit lane per cui è determinante uscire dalla parabolica con una buona velocità di percorrenza. È un giro da pole position? Lo scoprirete domani...

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