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Analisi

Ducati, la squadra pioniera che ancora sfiora il titolo

Il team Aruba.it Racing – Ducati ha presentato la Panigale V4R che sarà incaricata di fermare il dominio Kawasaki. Ma le innovazioni della pioniera Casa bolognese e la determinazione dei piloti saranno in grado di mettere un freno a Rea?

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.It Racing - Ducati, Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati con il team

Foto di: Ducati Corse

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“Mi sto preparando per vincere il titolo, quindi tutta la mia vita è dedicata a questo obiettivo”. Queste sono le parole di Scott Redding, che al suo secondo anno in Superbike con Ducati punta a migliorare il risultato già ottimo del 2020. La casa di Borgo Panigale ha presentato questa settimana la nuova Panigale V4R del 2021 che sarà incaricata di scendere in pista e fermare il dominio di Jonathan Rea e della Kawasaki. Ma Redding e la Ducati non saranno soli, il britannico condividerà il box con Michael Ruben Rinaldi, nuovo arrivato nel team ufficiale e pronto a dare battaglia sin da subito.

Nel giorno della presentazione, l’intero team si è mostrato fiducioso e in grado di dare filo da torcere al suo avversario principale, che in questa nuova stagione punta alla settima corona. Ma Redding e Rinaldi, in sella alle loro Ducati, proveranno ad impedire che un nuovo record venga battuto da colui che è ormai annoverato tra le leggende del mondiale Superbike.

Scott Redding, Aruba.it Racing-Ducati Team
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Ducati, costruttore pioniere nelle innovazioni tecniche

Il Costruttore italiano porta in pista per il terzo anno la quattro cilindri, moto di concezione MotoGP che rappresenta l’ennesimo estro degli uomini Ducati, in grado di essere innovativi in ogni ambito. La squadra di Borgo Panigale è sempre stata pioniera in questo senso e stavolta non è diverso: primo team ad introdurre le appendici aerodinamiche, le famose ‘alette’ che appaiono sulla carenatura anteriore, primo team a rendere la moto meno ‘stradale’ e più sofisticata per quel che riguarda il concetto.

Altre innovazioni sono arrivate nei test, utili ai piloti per provare il proprio feeling in sella alla V4, di cui hanno dato dei feedback decisamente positivi. Al Misano World Circuit Marco Simoncelli, dove si sono tenuti gli ultimi test svolti da Ducati prima della presentazione ufficiale, è stato provato un nuovo impianto frenante ideato da Brembo. Questo vede la presenza di alette di raffreddamento che ricordano molto quelle introdotte lo scorso anno in MotoGP, a dimostrazione di quanto le derivate di serie si stiano avvicinando alla classe regina del mondiale dei prototipi.

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati
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Le novità di stampo MotoGP non bastano per vincere?

Ducati è stato il costruttore che negli ultimi anni ha lottato per il titolo piloti rendendo le stagioni entusiasmanti e combattute. Eppure, nonostante le grandi novità portate in pista, il mondiale stenta ad arrivare e l’ultima corona Ducati risale al 2011 con Carlos Checa, ormai dieci anni fa. Pur essendo altamente innovativa, la Casa di Borgo Panigale sembra pagare sempre qualcosa a fine stagione, che invece premia gli avversari.

Le novità avevano spesso sollevato polemiche, l’ultima delle quali riguardava proprio la quattro cilindri, portata in pista per la prima volta nella stagione 2019 con Alvaro Bautista, mattatore della prima parte del campionato. Nonostante le undici vittorie dello spagnolo, Ducati non ha portato a casa il titolo, consegnandolo di fatto a Jonathan Rea.

Il malcontento degli avversari si era comunque risolto in nulla di fatto, a dimostrazione di quanto in Casa Ducati si fosse fatto per progredire e fare lo step in più. Nel giorno della presentazione, Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding, ha affermato: “Ducati partecipa al Campionato del Mondo Superbike sin dalla sua creazione nel 1988 e all’inizio di ogni nuova stagione l’entusiasmo è sempre alto. La Panigale V4 R è in assoluto una delle moto stradali più vicine a una vera moto da gara e il fatto che un prodotto così performante sia acquistabile da tutti gli appassionati ci rende molto orgogliosi”.

Ma ormai le stagioni passate sono alle spalle e, forte della grande tradizione motoristica, Ducati guarda al futuro. La speranza è quella di invertire la rotta, riuscendo a coronare il sogno mondiale con quella che fino ad ora è stata la moto più completa della griglia di partenza. A questo proposito, importanti sono le parole di Stefano Cecconi, Amministratore Delegato Aruba S.p.A. e Team Principal Aruba.it Racing – Ducati: “Dal 2015 rappresentiamo ufficialmente Ducati nel campionato del Mondo Superbike ed i nostri risultati sono cresciuti costantemente fino al secondo e terzo posto ottenuto con Scott e Chaz nella passata stagione. Adesso il nostro obiettivo è quello di compiere quell’ultimo passo in avanti per raggiungere il traguardo che ci siamo prefissi fin dall’inizio di questa avventura”.

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.It Racing - Ducati, Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati
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Redding e Rinaldi: il duo che può far sognare Ducati

I test di Misano hanno mostrato un buon adattamento di Michael Ruben Rinaldi alla Panigale V4R versione 2021. Il pilota romagnolo si è mostrato entusiasta al termine dei due giorni di prove e spera di riconfermare le buone sensazioni anche a Barcellona, dove si confronterà davvero con gli altri avversari.

Inizia bene dunque l’avventura di Rinaldi nel team Aruba.it Racing – Ducati e questo lascia ben sperare: “Sono molto contento di come sono andati questi due giorni di test. Con la squadra abbiamo fatto un ottimo piano prima di questi giorni e lo abbiamo rispettato al 100%. Abbiamo raccolto tante informazioni, abbiamo lavorato benissimo e mi trovo molto bene con tutti i ragazzi”.  

Era apparso meno soddisfatto Scott Redding, ancora alla ricerca di quel dettaglio che per lui può fare la differenza. Il britannico, che conosce già questa moto avendo l’esperienza della scorsa stagione, punta sui test di Barcellona per ambire allo step in più: “Abbiamo provato a cercare più feeling per quel che mi riguarda a Misano con la nuova moto. Mi sento bene, ma ancora non mi sento molto comodo. Nella seconda giornata abbiamo provato a migliorare questo aspetto. Ci siamo riusciti, ma non tanto come vorrei. Alla fine è andata abbastanza bene. vorrei provare su altri tracciati. Mi sento bene, la moto non va male, ci sono delle aree in cui voglio cercare di avere un po’ più di quel feeling che cerco. Ma nel complesso sono piuttosto contento”.

Entrambi i piloti però sembrano essere partiti con il piede giusto, al di là delle difficoltà che Redding ha potuto incontrare durante le giornate di test. Lo stesso britannico si presenta al 2021 con una mentalità vincente e punta chiaramente al titolo. Lo dimostra anche il modo in cui si è preparato durante l’inverno, prima dei test: “Negli ultimi due anni ho adattato il mio modo di pensare e il mio approccio alle varie stagioni, ovvero pensando sempre a come posso trovare la miglior forma possibile. Per me il peso rappresenta un grande aspetto dato che la mia stazza è superiore alla media degli altri piloti. Ecco quindi che per ridurre un po’ le distanze che mi separano da loro sto praticando molto ciclismo e anche tanto altro allenamento. A causa della situazione in cui ci troviamo purtroppo non sto facendo molto motocross. Ogni giorno lavoro intensamente per essere il migliore a fine 2021”.

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing-Ducati Team
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Cosa ci si può aspettare dal 2021?

È ancora molto presto per definire bene i ruoli in campo. Sicuramente Jonathan Rea è il pilota da battere e le Ducati non si tirano di certo indietro. La squadra e i piloti sono preparati e determinati a togliere lo scettro al sei volte campione del mondo. Hanno gli strumenti e le potenzialità per essere davanti, Redding lo ha già dimostrato nel 2020, anno del debutto in Superbike. Nonostante l’esperienza praticamente nulla nella categoria, ha protratto la lotta per il titolo fino all’ultimo round, diventando di fatto il primo rivale di Rea.

La conferma di questo arriva da Gigi Dall’Igna. Il Direttore Generale Ducati Corse nel giorno della presentazione della nuova moto ha dichiarato: “La stagione 2020 è stata emozionante, e vedere entrambi i nostri piloti lottare per le posizioni di vertice è motivo di grande soddisfazione ed orgoglio per tutta Ducati Corse. Quest’anno, con Scott e Michael, sono certo che saremo molto competitivi e che riusciremo a fare un altro passo avanti e a migliorare ulteriormente le prestazioni delle nostre moto. Alla squadra chiedo di mettercela tutta, come sempre, e credo che insieme riusciremo a raggiungere risultati straordinari”.

Dall’Igna dunque non ha dubbi sul fatto che i piloti Ducati possano dare filo da torcere all’uomo da battere e regalare un grande spettacolo. Se con Scott Redding si punta da subito a lottare per il titolo, il discorso è diverso per Michael Ruben Rinaldi, che dovrà adattarsi al nuovo team, pur non essendo del tutto nuovo. Il romagnolo ruotava nell’orbita Ducati già ai tempi dell’allora Superstock 1000 ed in qualche modo ‘torna a casa’. Ma il team ufficiale è una storia diversa rispetto al passato, seppur glorioso e ricco di soddisfazioni.

Scott Redding, ARUBA.IT Racing – Ducati
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