Austin, 4°ora: Jani al comando
Penalizzata la Porsche dominatrice per irregolarità nel pit stop. Stessa sorte per l'Audi nr.8
Foto di: Porsche AG
Fioccano le penalizzazioni nel corso della 4° ora di corsa: dapprima viene comminata quella già prevista all'Audi di Di Grassi-Jarvis-Duval. È accaduto nel corso della seconda ora che durante il pit stop un meccanico abbia fatto cadere un pneumatico oltre la linea di demarcazione prima del tempo regolamentare. In pratica la stessa cosa avvenuta a Spa ai ragazzi dell'AF Corse nell'ultimo cambio di Jimmy Bruni. Questo permette all'Audi di Lotterer-Faessler-Treluyer di salire al terzo posto davanti ai compagni di squadra.
Ma non è finita: proprio allo scadere dell'ora viene comminato un altro stop and go di un minuto alla Porsche di comando in quel momento pilotata da Bernhard. Il motivo? Ennesima irregolarità nella procedura di pit stop. Ragion per cui, oltre alla penalizzazione, Bernhard ritorna in pista per rifermarsi e rifornire. Perde tantissimo. È il fatto che sta decidendo la corsa che ora vede Jani, che comunque stava scatenandosi e recuperando, in testa davanti all'Audi di Faessler, alla Porsche di Bernhard, che comunque è vicino alla R18, e alla seconda Audi di Duval.
Scomparsa la Toyota di Conway-Sarrazin-Wurz resta in gara solo una 040H, quella di Davidson-Buemi-Nakajima, quinta ma lontana e sale al sesto posto la Rebellion di Prost-Beche-Heidfeld. In LMP2 la lotta tra la Ligier della G Drive e l'Oreca della KCMG è molto equilibrata. Sulla vettura ora guidata da Bird, però, pesa l'incognita di un contatto avvenuto quando alla guida c'era Rusinov con la Corvette di Roda che purtroppo è precipatata nelle retrovie tra le GTE AM.
Poco da dire invece per quanto riguarda la GTE PRO: le due 991 RSR stanno dominando in lungo e in largo con Malowiecki-Pilet e Lietz-Christensen avanti di parecchio su Bruni-Vilander e Rigon-Calado.
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