Austin, 3°ora: danza Porsche anche di notte
Le vetture tedesche guadagnano terreno sulle Audi. Conway va a muro
Foto di: Porsche AG
La terza ora si apre con un lungo periodo di neutralizzazione per rimuovere la Ligier di Brown ferma contro le protezioni nella via di fuga dell'ultima curva. Nessuna conseguenza per il pilota, ma retrotreno seriamente danneggiato. Non va bene nemmeno all'altra Ligier dei suoi compagni Sharp-Heinemeier Hansson-Dalziel che perde tempo ai box e perde posizioni.
Mark Webber che ha preso il posto di Hartley è saldamente in testa davanti a Dumas dietro il quale risale molto bene Oliver Jarvis, il cui pit stop precedente è sotto inchiesta per irregolarità da parte dei meccanici: quando cala la sera il britannico si avvicina a 7" dal francese prima di farsi dare il cambio dopo il suo doppio stint da Loic Duval. Faessler sostituisce Treluyer con la seconda Audi che è parecchio staccata dalla vettura gemella mentre in GTE PRO a comandare è sempre la coppia Makowiecki-Pilet seguiti a distanza di sicurezza da Lietz-Christensen. Bruni ha preso il posto di Vilander ed è terzo a dieci secondi esatti, quando mancano ventisei minuti alla conclusione della frazione, dal rivale austriaco e davanti al duo Rigon-Calado i quali precedono il trio delle Aston Martin Vantage comandato da Turner, quarto, Stanaway che da quando è salito in vettura sta andando molto veloce e Sorensen. In GTE AM continua il duello tra la Porsche di Long-Dempsey-Seefried e la Ferrari di Aguas-Collard-Perrodo che ora si ritrovano alle spalle la Porsche di Earl Bamber, partita con Ried per ultima nonostante non abbia svolto le qualifiche, e la Ferrari di Andrea Bertolini che ha rilevato Basov.
Con l'arrivo della notte, a otto minuti dalla fine della terza ora, quindi a metà corsa, Bernhard e Jani prendono il posto di Webber e di Dumas e fermandosi parecchio dopo le Audi guadagnano ancora terrerno con lo svizzero che ha 17" di vantaggio su Duval.
In LMP2 dopo il dominio dell'Oreca è salito in prima posizione Roman Rusinov con la Ligier della G Drive. Howson è ora secondo mentre va bene l'Alpine di Panciatici che è terza dopo essere stata a lungo al secondo posto.
Come era accaduto alla fine dell'ora precedente proprio allo scadere, all'uscita della curva 11, quella che immette nel rettifilo più lungo, avviene il giallo: Conway, sulla Toyota che divide con Wurz e Sarrazin, cerca di superare una Aston Martin ma in fase di accelerazione va a sbattere all'esterno contro il muretto di protezione. La botta significa il ritiro per il pilota britannico e per la vettura giapponese. La gara continua sotto il regime di neutralizzazione con la concreta possibilità che all'Audi di Di Grassi-Jarvis-Duval venga comminata una penalizzazione.
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