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Analisi

L'addio di Vinales a Yamaha tiene in scacco Petronas

La squadra malese è quella che probabilmente rischia di subire il maggior impatto dalla scelta di Maverick Vinales alla Yamaha. Se Franco Morbidelli sarà promosso nel team ufficiale dovrà cercare due piloti e al momento non ci sono troppe candidature realmente interessanti.

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Gold and Goose / Motorsport Images

I terremoti di grande portata sono spesso accompagnati da uno tsunami. La rottura anticipata tra Maverick Vinales e la Yamaha è sicuramente uno di quei fatti che hanno prodotto una magnitudo di un certo livello nel paddock della MotoGP, ma passano i giorni e l'onda d'urto che tutti si aspettavano non si è ancora propagata.

Forse proprio perché chi ha dato il via a tutto quanto non ha ancora deciso il suo futuro. Quando all'indomani della gara di Assen è arrivato il comunicato della Casa di Iwata che annunciava la separazione alla fine del 2021, quindi con un anno d'anticipo rispetto alla scadenza del contratto, quasi tutti davano per scontato che il pilota di Roses si sarebbe accasato all'Aprilia.

Addirittura c'era chi avrebbe scommesso che l'ufficialità sarebbe arrivata la settimana scorsa, ma al momento tutto tace. E probabilmente se c'è una squadra che risente maggiormente di questo stallo è la Petronas SRT, che rischia concretamente di dover schierare una formazione completamente inedita nel 2022.

Morbidelli verso il Factory Team e anche Rossi è in uscita

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Con l'addio di Vinales, infatti, per la Yamaha la soluzione più probabile e sensata sarebbe la promozione di Franco Morbidelli nel Factory Team. Del resto, il pilota italiano ha già dimostrato di saper vincere in MotoGP, è stato vice-campione del mondo nel 2020 e soprattutto ha già fatto squadra con Fabio Quartararo per due anni e i due avevano un buonissimo rapporto. Tutte caratteristiche che ne fanno il candidato ideale, oltre ad avere un ingaggio sicuramente più abbordabile rispetto a Maverick, che permetterà di risparmiare parecchio. Un dettaglio abbastanza importante in un momento di difficoltà economica per tutti come questo della pandemia.

Quella di Franco sarebbe sicuramente una perdita importante per la squadra diretta da Razlan Razali, perché il prossimo anno avrebbe a disposizione una M1 ufficiale anche nella struttura malese, che in ogni caso sapeva già di dover cercare almeno un pilota in ottica futura. Con Valentino Rossi, infatti, le strade sono destinate a separarsi alla fine del 2021. Lo stesso "Dottore" ha ribadito più volte che la sua decisione sul futuro si baserà sui risultati e, con appena 17 punti raccolti in metà campionato, appare probabile che questa possa essere la sua ultima stagione.

Ma anche se dovesse continuare, è difficile che lo possa fare in Petronas. Il Principe saudita, che ha portato lo sponsor Aramco, ha lasciato intendere molto chiaramente che se il pesarese dovesse proseguire la sua carriera, gradirebbe vederlo in sella ad una delle Ducati del team di famiglia. Senza dimenticare poi che la trattativa intavolata anche con Yamaha per la fornitura dei mezzi della VR46 non è passata inosservata ed ha creato qualche malumore in casa Petronas. Come detto, però, questo è uno scenario che non ha subito variazioni per la vicenda Vinales, quindi quello di Rossi sarebbe un addio più che preventivato.

I profili più interessanti sono già sfumati

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Un nome che sicuramente piaceva a Petronas per colmare il vuoto lasciato dal potenziale addio di Morbidelli era quello di Toprak Razgatlioglu, ma la cosa non ha fatto neppure in tempo a diventare un gossip che il pilota turco ha posto la firma sul contratto che gli farà proseguire la sua avventura in Superbike con Yamaha per altre due stagioni. Una scelta difficile da capire, molto caldeggiata dal suo manager Kenan Sofuoglu, che vorrebbe vedere il suo pupillo campione tra le derivate di serie prima di portarlo in MotoGP. Quello di Petronas, se offriva una M1 ufficiale, era però un treno importante, che potrebbe non ripassare nel 2024, quando Toprak avrà 27 anni.

Un altro profilo che piaceva era sicuramente quello di Raul Fernandez, astro nascente della Moto2, che al debutto nella classe di mezzo ha già conquistato tre vittorie ed è secondo nel Mondiale al giro di boa della stagione. Anche lo spagnolo era attratto dalla prospettiva di entrare in Petronas, ma su di lui c'era un'opzione della KTM e il direttore della squadra legata al petroliere malese, Johan Stigefelt, aveva spiegato proprio a Motorsport.com che non aveva intenzione di pagare penali. Dunque, SRT era disposta a parlare con Raul solo nel momento in cui si fosse liberato dal vincolo con KTM. Cosa che sembra che non accadrà perché, anche se ancora non c'è stato un annuncio in merito, pare abbia già firmato per fare il salto nella classe regina su una RC16 griffata Tech3.

L'usato sicuro: chiacchierato ma improbabile

Andrea Dovizioso, Aprilia

Andrea Dovizioso, Aprilia

Photo by: Aprilia Racing

Messe da parte le due opzioni più sfiziose, Petronas potrebbe puntare sull'usato sicuro e infatti hanno già iniziato a circolare i nomi di Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso ed addirittura Jonathan Rea, anche se queste sembrano un po' opzioni da fantamercato. Il collaudatore della KTM sta piano piano aprendo la porta alla prospettiva di fare una wild card in sella alla RC16, ma appare difficile che possa avere la voglia di tornare a tempo pieno, anche se recentemente ha ammesso che se ha un mezzo rimpianto è proprio quello di non aver pesato il suo potenziale in sella ad una Yamaha.

Passando a Dovizioso, una M1 del Team Petronas sarebbe sicuramente una moto più pronta per i suoi obiettivi ambiziosi rispetto all'Aprilia che sta collaborando a sviluppare ormai da qualche mese. Ma anche qui c'è un grosso dubbio: per il suo carattere, il forlivese accetterebbe di fare da terza punta dietro a Quartararo e Morbidelli? La pista Rea probabilmente è la più fantasiosa. E' vero che parliamo del dominatore assoluto della Superbike, l'uomo che ormai ne detiene ogni genere di record, ma in MotoGP ha corso solo due volte, per di più senza lasciare un segno indelebile, nonostante guidasse la Honda ufficiale lasciata libera da Casey Stoner. Ma poi anche nel suo caso è tutto da vedere che un pilota abituato a vincere una domenica sì e l'altra pure possa accettare di ridimensionarsi in un team satellite, per quanto in sella ad una moto ufficiale.

Per la seconda moto potrebbero pesare i passaporti

Garrett Gerloff, Petronas Yamaha SRT

Garrett Gerloff, Petronas Yamaha SRT

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Restano quindi le soluzioni "di passaporto" ed è molto probabile che almeno uno di questi finisca sulla M1 2021 che occuperà l'altro lato del box. Non è un mistero che la Dorna gradirebbe la presenza di un pilota statunitense e magari anche di uno britannico dopo che Cal Crutchlow ha appeso il casco al chiodo. Non è un caso quindi che gli altri nomi che circolano siano quelli di Garrett Gerloff, texano della SBK che ha sostituito Morbidelli ad Assen quando Franco si è operato al ginocchio, e Jake Dixon, che difende già i colori Petronas in Moto2, ma che fin qui non ha lasciato esattamente un segno indelebile: la sua unica top 10 nel 2021 è stata il settimo posto nella gara d'apertura in Qatar. Occhio poi al nome di Joe Roberts, già accostato a diverse squadre proprio per il fatto di essere californiano.

Inevitabilmente, la prima pedina a dover andare al suo posto però è Vinales. Perché nelle ultime ore c'è stato anche il rumor di un possibile interessamento da parte della Suzuki. Cosa che potrebbe finire per mettere sul mercato Alex Rins, dando un ulteriore scossone. Fino a quando non sarà chiaro il futuro di Maverick, Petronas però non potrà fare altro che attendere...

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