Villeneuve: "La F.1 ha preso la direzione sbagliata ascoltando le richieste dei fan"
Il campione del mondo 1997, intervenuto all'Autosport International, ha criticato i vertici della categoria affermando che la scelta di adottare il DRS per accontentare la richiesta del pubblico di aver più sorpassi abbia snaturato lo spirito dello sport.
Foto di: XPB Images
Jacques Villeneuve, campione del mondo Formula 1 1997, è sempre stato diretto quando si è trattato di criticare quello che non funziona nella massima categoria. Sin dal 2011, infatti, non ha mai speso parole di elogio per il DRS, accusando il sistema di aver distrutto l'arte dei sorpassi.
"La Formula 1 - ha dichiarato il canadese sul palco dell'Autosport International - ha preso una direzione sbagliata quando ha iniziato ad ascoltare i fan. Questi infatti si sono sempre lamentati della mancanza di sorpassi in gara".
"Quando i vertici della categoria hanno ascoltato queste critiche come hanno risposto? Introducendo il DRS. Da quando è stato adottato abbiamo visto centinaia di sorpassi nelle varie gare, ma nessuno ricorda una manovra epica da quando è stato introdotto, e questo perché i piloti non sono più impegnati nello studiare un sorpasso".
"Se guardiamo alle gare motociclistiche possiamo notare come in alcune occasioni ad un pilota occorrano anche 10 giri per effettuare un sorpasso, ma in quei 10 giri si può notare tutta la tecnica del ride e quando la manovra riesce sono tutti impressionati dopo aver trascorso i precedenti giri in piedi sul divano".
"Questo non accade adesso. Basta premere un pulsante sul rettilineo ed il gioco è fatto".
Villeneuve ha poi fatto un altro paragone sportivo per sminuire l'utilità del DRS.
"Prendiamo ad esempio la boxe. Vuoi vedere chi tra i due pugili sia il più forte, non chi abbia i guantoni più morbidi per evitare che l'altro si faccia male. Questo è quello che accade col DRS, non prendersi rischi, premiamo semplicemente un bottone. Così è come superare in autostrada".
"Attualmente non assistiamo a gare noiose, ma questo non è più motorsport. Vedi una quantità immensa di sorpassi ma è tutto noioso".
Per il campione del mondo 1997 un altro elemento contrario allo spirito della Formula 1 è dato dall'odierno stile di guida cui sono stati costretti i piloti.
"La Formula 1 è sempre stato un sport estremo dove è sempre stato fondamentale spingere sino al limite. Si è sempre pensato che fosse uno sport fatto di velocità, pazzia ed eccessivamente costoso, ma non è quello che vediamo adesso".
"Vediamo i piloti scendere dalle vetture a fine gara senza neanche una goccia di sudore. Questo perché sono costretti a guidare per l'intero gran premio senza poter spingere facendo segnare tempi anche otto secondi più alti rispetto a quelli visti in qualifica. Tutto ciò è semplicemente sbagliato".
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