Gemma Amendolia è grave, ma stabile: il coma resta profondo
La messinese di 27 anni lotta per la vita nel reparto rianimazione 2 dell'Ospedale Civile di Palermo dopo il terribile crash con la Mini Cooper alla Targa Florio nel quale sono morti il papà Mauro, pilota della vettura, e il commissario di percorso, Laganà.
Foto di: Gemma Amendolia
Le condizioni di Gemma Amendolia restano gravi, ma stabili. La novità è che la ragazza messinese di 27 anni non si trova in un coma indotto a livello farmacologico, ma è in coma profondo dal momento del ricovero a Palermo dopo il trasferimento in eliambulanza dall'Ospedale di Petralia.
Gemma Amendolia era la navigratrice di papà Mauro, 53 anni, perito assicurativo, e i due stavano dividendo l'abitacolo della Mini Cooper in classe R1 con la quale stavano disputando la 101esima Targa Florio. La vettura per ragioni ancora imprecisate, ma si pensa ad un malore del pilota, è finita fuori strada nel corso della speciale "Piano Battaglia 1", terzo tratto cronometrato della 1 Tappa, uccidendo sul colpo anche il commissario di percorso, GIuseppe Laganà.
La neolaureata in architettura è stata estricata dalla Mini ed è stata trovata vigile e cosciente dai soccorritori. Poi è stata sedata visto che la TAC dell'Ospedale di Petralia aveva segnalato un edema cerebrale.
I medici del reparto di rianimazione 2 dell’Ospedale Civico di Palermo hanno effettuato un ulteriore accertamento questa mattina nel quale non si sono riscontrati i peggioramenti di cui si è letto nelle ultime ore, visto che il quadro clinico è rimasto sostanzialmente invariato.
Alla direzione sanitaria dell’Ospedale Civico di Palermo non vogliono commentare la situazione attenendosi solo ai fatti:
“Non ci sono stati peggioramenti: permane il coma e la paziente è mantenuta in narco-sedazione com’era stato detto nell’ultimo bollettino medico. I parametri emodinamici sono stabili. Le lesioni addominali sono stabilizzate così come rimane il monitoraggio dei parametri vitali".
È confermato che i medici, trascorse le 48 ore iniziali, hanno aperto delle “…finestre neurologiche nelle quali si diminuisce la sedazione per valutare le reazioni di Gemma”.
Insomma si tratta di tentativi di risveglio che, almeno per ora, non hanno prodotto degli effetti positivi. Bisognerà aspettare ancora, perché la tempra di Gemma è forte e saprà lottare
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