David Fumanelli e Stefano Colombo sono i due piloti juniores che si alterneranno al volante della
BMW Z4 GT3 numero 34 che la
ROAL Motosport schiera nelle gare sprint della
Blancpain GT Series. Entrambi di scuola formulistica,
Stefano è alla sua terza stagionale con la gran turismo tedesca,
David è al debutto. Un'esperienza nuova per il 21enne lombardo che ha sempre gareggiato con le monoposto,
Formula Renault, quindi
Formula 3 e GP3.
David ha preso parte ai test pre-campionato della
Blancpain Series al
Paul Ricard, a metà marzo, ottenendo prestazioni tra le più interessanti della
Silver Cup, la speciale classifica della
Blancpain Series riservata ai piloti “under 25”. Tanto per spiegare il livello di competitività delle forze in campo, è sufficiente un paio di dati: 45 vetture, 27 piloti racchiusi in un secondo e mezzo, e addirittura 20 nello stesso secondo.
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Già – racconta
David –
il livello del campionato è molto elevato sia per quanto riguarda i piloti, sia per le vetture e le squadre. E dietro i team ci sono i costruttori. L'ambiente è altamente professionale. Al Paul Ricard non ho inseguito la prestazione, debbo ancora affiatarmi con la Z4 e con i tecnici, è normale. E non conoscevo la pista francese. Mi sono concentrato sulla vettura, sulle sue reazioni nelle diverse condizioni, sui pneumatici, che sono un aspetto fondamentale, sull'affiatamento col mio compagno Stefano".
Come è stato il passaggio dalle monoposto alla BMW Z4 GT3?
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Passare da una macchina da corsa a ruote scoperte a una con le ruote coperte mi pareva, all'inizio, un salto nel buio. Troppa differenza, mi dicevo. Invece, già dopo le prove a Vallelunga mi sono ricreduto, e al Paul Ricard ho avuto la conferma. Certo, la monoposto è un giocattolo, leggera e agile. Ma la BMW Z4 è una vera vettura da corsa. È parecchio reattiva, dispone di una aerodinamica molto spinta che assicura una buona velocità di percorrenza in curva, e ha una frenata precisa e potente. Si frena molto tardi. E il motore è poderoso, lo senti in accelerazione. Il pilotaggio è appagante, impegnativo e divertente. L'unica vera difficoltà che ho avuto inizialmente con la BMW Z4 è stata la visuale. Per la prima volta non ero in posizione centrale rispetto alla vettura. La Z4 ha un muso lungo e quindi ho dovuto riadattarmi alle distanze e capire dove esattamente finiva la macchina. Non vedevo le ruote, non intuivo con precisione la traiettoria che stavo tenendo. Ho trovato un grande appoggio negli ingegneri che mi hanno aiutato molto in quella fase. Questo per quanto riguarda i parametri diciamo standard, tradizionali. C'è poi la componente elettronica, i sistemi quali l'ABS, il controllo della trazione e altri ancora. Qui ho dovuto ricominciare da zero. Questi dispositivi elettronici richiedono esperienza, bisogna saperli gestire perché cambiano il tuo stile di guida".
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