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SBK: Redding crolla a Misano. È Razgatlioglu l’anti-Rea?

Scott Redding doveva essere l’uomo incaricato di fermare il dominio di Jonathan Rea, eppure lascia Misano con l’amaro in bocca e con un distacco in classifica importante, considerando la solidità di Rea e Razgatlioglu, i due che lo precedono. Il turco convince e si avvicina il leader del mondiale. È dunque il pilota Yamaha il vero anti-Rea?

Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati, Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Nel 2020 il mondiale è stato una lotta a due fra Jonathan Rea e Scott Redding, che ha tenuto aperta la battaglia fino all’ultima gara, salvo poi doversi piegare al pilota Kawasaki, vincitore del suo sesto titolo consecutivo. Al termine del round di chiusura dell’anno, sul Circuito dell’Estoril, il pilota Aruba.it Racing – Ducati aveva affermato che al termine della stagione seguente avrebbe voluto essere al comando della classifica.

Questo significava solo una cosa: vincere il titolo. Redding, all’epoca al suo anno d’esordio nelle derivate di serie, era riuscito a mostrarsi competitivo sin da subito, andando ad insidiare il primato di Rea fino ad arrivare molto vicino a soffiargli il titolo. Ma il Cannibale non si era fatto intimidire, imponendosi per la sesta volta in carriera e iniziando il 2021 determinato a raggiungere quota sette.

Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati

Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Misano: il riscatto si trasforma in tracollo

Dopo un inizio di stagione di alti e bassi e una Gara 2 ad Estoril da dimenticare, Redding arrivava al round di Misano da inseguitore e con tanta voglia di riscatto. L’appuntamento di casa di Ducati per il britannico era fondamentale, non solo in ottica iridata ma anche in chiave psicologica. La caduta e penalità del Portogallo di due settimane prima avevano instillato il dubbio che forse per Scott il mondiale fosse già finito, con un distacco importante già al termine del secondo appuntamento.

Distacco che alla fine del round di Misano non solo non si è ridotto, ma è anche incrementato. Già, perché il pilota Ducati non è riuscito mai ad esprimersi al meglio sul tracciato romagnolo, prendendo paga da un compagno di squadra esplosivo e da un Rea che nonostante le difficoltà è riuscito a limitare i danni. Redding è sicuramente il grande deluso di questo round e lascia Misano a secco di podi e con tre quarti posti amari. Il peso, le gomme e altre penalità hanno condizionato pesantemente il weekend dell’inglese, che al termine di Gara 2 si è sbilanciato affermando “era meglio andare in spiaggia”, sintomo di un fine settimana da dimenticare e lasciarsi alle spalle.

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Crolla Redding, svetta Razgatlioglu. È il turco il vero anti-Rea?

45 è un numero ricorrente per Scott Redding: lo porta sulla carena e gli ricorda anche la differenza di punti tra sé e Jonathan Rea. Proprio 45 sono infatti le lunghezze tra i due rivali per il titolo, o almeno così potevano essere definiti all’alba della nuova stagione. Ma sarà davvero così? Il pilota Ducati ha vinto due gare, ma lo zero di Gara 2 ad Estoril è stato pesantissimo in chiave iridata, soprattutto perché insidiato da un altro pretendente al mondiale.

Toprak Razgatlioglu ha trovato questo fine settimana a Misano la sua prima affermazione della stagione. Al pilota Yamaha la vittoria mancava dalla Superpole Race dell’ultimo round all’Estoril lo scorso anno e respirare di nuovo il profumo del successo ha confermato che può essere davvero l’anti-Rea in questo 2021. Il turco infatti si era nascosto un po’ durante i test invernali, complice anche l’assenza dovuta alla positività al Covid e l’idea iniziale era che Razgatlioglu potesse essere l’ago della bilancia o anche il cosiddetto ‘terzo incomodo’ nel duello Rea-Redding.

Ma Toprak lascia Misano e vola verso Donington con soli 20 punti di distacco dal leader della classifica e, essendosi mostrato più costante di Redding, in questo momento appare l’unico uomo in grado di battere il pilota Kawasaki. È dunque Razgatlioglu al momento la seconda forza in campo, a dispetto di quanto pronosticato prima che iniziasse la stagione. La Superbike vola tra l’altro a Donington, dove fra tre settimane si riproporrà il duello Rea-Toprak, entrambi vincenti sul tracciato inglese.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Rea limita i danni in un weekend senza vittorie

Nelle prime due gare del weekend è stato impossibile per chiunque mettere le ruote davanti a quelle della Ducati numero 21: Michael Ruben Rinaldi ha mostrato un’ottima forma, forse complice anche la pista di casa e il calore di un pubblico che in maniera graduale è tornato a riempire le tribune. Il romagnolo ha piegato un Jonathan Rea meno incisivo rispetto a come siamo abituati a vederlo, eppure tutto sommato il fine settimana non è da buttare.

Il momento chiave del round di Misano per Rea è stato forse l’incredibile salvataggio di Gara 1, una caduta evitata che probabilmente avrebbe cambiato le sorti della classifica al termine del weekend. Il campione del mondo in carica è rimasto in sella alla sua ZX-10RR diventata indomabile e ha collezionato un podio prezioso in ottica iridata. Preziosi sono stati anche gli altri due terzi posti, un bottino non pieno ma che sicuramente fa morale in un fine settimana dove non è riuscito a raccogliere altro.

Rinaldi inarrestabile, Razgatlioglu in grande forma, ma in fondo Rea può stare relativamente tranquillo: in quello che fino ad ora è il suo weekend peggiore della stagione, il pilota Kawasaki è salito per tre volte sul podio, limitando i danni e riuscendo a capitalizzare sfruttando l’esperienza e l’intelligenza. Sapersi accontentare per il sei volte campione del mondo non è una sconfitta, ma un altro modo di continuare la scalata verso il settimo titolo. Basti pensare al 2019, in cui con un avvio di stagione in cui appariva remissivo, ha in realtà messo in cascina una serie di secondi posti che lo hanno portato a conquistare il titolo. In questo caso, un round senza vittorie è una sorpresa, ma Rea non crede che si ripeterà.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK, Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK, Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Donington: round di conferme e speranze iridate 

Ora si va a Donington, la pista dove Razgatlioglu ha conquistato il suo primo podio in carriera (nel 2018 con la Kawasaki del team Puccetti). Su questo tracciato, il turco vuole replicare il doppio podio di due anni fa, nella speranza di poter essere ugualmente efficace anche con Yamaha. In Gran Bretagna correrà con la R1 per la prima volta e si metterà alla prova di fronte a un Rea che ha una grande voglia di riscatto.

Se il duello Rea-Razgatlioglu sembra ormai una questione scontata, sulla pista di casa il campione in carica vola e ha voglia di tornare sul gradino più alto del podio senza lasciar nulla agli avversari. Con 20 punti di distacco (meno di una vittoria), Toprak è davvero vicino in classifica e non è concesso alcun errore. Ma sbagliare è vietato anche per gli altri: già, perché se in questo momento il pilota Yamaha sembra il solo e unico anti-Rea, servirà una reazione di Scott Redding, ben più favorito ad inizio anno, per tenere aperte le speranze.

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