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Misano, l’emozione del pubblico che riempie tribune e cuore

Il Misano World Circuit Marco Simoncelli è tornato nel calendario del mondiale Superbike dopo un anno di assenza e ha aperto le tribune per ospitare il pubblico. Appassionati e piloti sono tornati a 'guardarsi' da vicino e la passione e l'energia arrivati sono stati enormi, simbolo di una lenta ripresa che fa ben sperare.

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.It Racing - Ducati

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.It Racing - Ducati

Gold and Goose / Motorsport Images

Il round di Misano del mondiale Superbike è da sempre uno dei più attesi e dei più amati dagli appassionati e dagli stessi piloti che, non importa di quale nazionalità siano, in Romagna trovano sempre il calore e l’amore di un pubblico che per la prima volta dopo tanto tempo è tornato a riempire le tribune del Misano World Circuit Marco Simoncelli.

Il 2020 ha condizionato pesantemente il campionato, stravolgendo il calendario e rendendo impossibile la vicinanza tra appassionati e piloti, costretti a scendere in pista con le tribune deserte. Si sa, l’energia che arriva dal pubblico dà sempre una carica maggiore a chi abbassa la visiera e pennella le curve delle piste. Il tracciato romagnolo ha ospitato nel fine settimana del round di Misano ben 11.257 spettatori, suddivisi in poco più di 5000 ingressi quotidiani.

La risposta del pubblico è stata decisamente importante, nonostante il poco preavviso dell’incremento dei posti disponibili, in molti hanno deciso di tornare in pista per vedere i propri beniamini dal vivo e festeggiare con loro i successi. Certo, le tribune gremite sono ancora un lontano ricordo, ma l’apertura dopo molto tempo e l’aumento della capacità ha reso ancora più magico il rientro in calendario di Misano.

“È bello vedere il pubblico a Misano! Ho visto qualche fan di Kawasaki, la mia maglietta del campionato dello scorso anno. Non ho mai corso per un costruttore italiano, ma ogni volta che vengo qui ricevo sempre un’accoglienza magnifica. Sono molto calorosi, è bello vedere un po’ di ‘amore’”. Queste le parole di Jonathan Rea, ogni volta sorpreso e ammirato dal calore del pubblico italiano, sempre pronto a celebrare i successi dell’ormai leggenda della Superbike.

Così è stato il sabato mattina: dopo tanto tempo dall’ultima volta, Rea si è affacciato sul rettilineo principale per salutare e ringraziare il pubblico, con cui ha festeggiato la sua Superpole. Cartelloni, applausi, fumogeni verdi e tanto entusiasmo hanno riempito il vuoto creato dalla pandemia per tanto, troppo tempo.

L’entusiasmo del pubblico si è fatto sentire ancora più forte nel momento della gloria di Michael Ruben Rinaldi, che ha tinto di bianco, rosso e verde il tracciato con le due vittorie conquistate in Gara 1 e nella Superpole Race. Davanti al pubblico di casa, il pilota di Sant’Arcangelo di Romagna ha trovato la seconda affermazione mondiale, che però stavolta ha un sapore diverso.

Se la vittoria di Aragon è stata speciale perché la prima, quella di Misano è arrivata con i colori ufficiali, ma soprattutto davanti alla sua gente, quella che è tornata a riempire le tribune: “Vincere il round di casa è un’emozione unica. Stavolta è stato ancora più bello perché c’erano i fan, tornati sulle tribune dopo tanto tempo. Sono sempre in grado di dare una motivazione extra. Il profumo della vittoria ha reso gli ultimi due giri incredibili”.

Non solo piloti e appassionati: l’emozione del ritorno in pista riguarda tutti. Il paddock di Misano, storicamente affollato, è ancora vuoto e gli addetti ai lavori girano ‘indistrubati’ in un corridoio fra hospitality stranamente deserto. L’accesso al paddock è ancora molto limitato e la passione del pubblico si ferma sulle tribune. Eppure l’energia arriva forte anche ‘dall’altra parte’. Tornare in pista, affacciarsi dalla sala stampa e vedere l’amore della gente riempie il cuore, fa sorridere e solleva gli animi, facendo pensare che davvero ci stiamo avvicinando a un ritorno alla normalità.

Dopo un anno di lavoro da remoto, senza un contatto diretto con il nostro piccolo mondo itinerante, varcare la soglia del paddock e tornare a sentire il profumo dei box, tornare a sentire il rumore della quotidianità di un weekend di gara, è un’emozione difficile da descrivere a parole. Si torna a toccare con mano la passione che ha sempre contraddistinto chi questo posto lo ha scelto per vivere e lavorare. Nonostante le mascherine, si vedono i sorrisi, perché gli occhi non mentono mai. E l’apertura al pubblico di Misano ci ha ricordato ancora una volta quanto ogni secondo trascorso in pista sia prezioso, mettendo in risalto in maniera prepotente la passione che da sempre ha caratterizzato la grande famiglia del paddock e che continuerà a muoverla in ogni posto del mondo.

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