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WEC | Sebring, 2° Ora: doppietta Toyota, Ferrari cambia strategia

Al comando c'è la #8 tallonata dalla #7, mentre le Ferrari hanno anticipato la prima sosta durante una safety car e al momento sono in quarta e quinta posizione, alle spalle di una sorprendente Cadillac, che ha regalato spettacolo nella battaglia con le Porsche. La 499P #50 ha fatto anche un drive through per un sorpasso in safety car. Ancora notte fonda per la Peugeot.

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Sébastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa

Sono le Toyota a dettare il ritmo dopo le prime due ore della 1000 Miglia di Sebring, gara d'apertura del FIA WEC 2023, ma va detto che le Ferrari hanno approfittato di una safety car per provare a dare vita ad una strategia alternativa, quindi si fa fatica a fare un confronto diretto al momento.

Nelle primissime fasi, Antonio Fuoco aveva fatto valere la pole position conquistata ieri, portando al comando la 499P #50. Dopo neanche 10 minuti però Luis Perez Companc ha chiesto troppo alla sua Ferrari 488 #83 di classe GTE Am, finendo largo alla curva 1 e capottandosi dopo un impatto abbastanza violento contro le barriere. L'argentino è uscito illeso dall'abitacolo, ma la sua gara è finita insieme a quella dei compagni Alessio Rovera e Lilou Wadoux.

Inevitabilmente, poi, la direzione gara ha mandato in pista la safety car e dal muretto del Cavallino hanno deciso di provare a variare la strategia, richiamando dentro sia la 499P #50 la #51. Una mossa che purtroppo è stata pagata alla ripartenza, perché Fuoco ha superato una LMP2 qualche metro prima di arrivare alla safety car line. In questo modo è incappato anche in un drive through che ha già scontato.

Il testimone è quindi passato nelle mani delle Toyota, con la #8 guidata da Sebastien Buemi che ha preso il comando delle operazioni, con la gemella #7 di Mike Conway che invece segue un paio di secondi più indietro. Avendo già effettuato due soste, le Ferrari invece al momento si ritrovano solamente in quarta ed in quinta posizione, con la #50 che precede la #51 dopo uno scambio di posizioni chiamato dal muretto, dopo il quale entrambe sono andate ad infilare le Porsche 963 di Michael Christensen e Laurens Vanthoor parse in difficoltà con le gomme. Il gap dalle Toyota però è di circa un minuto.

Davanti alle Ferrari c'è comunque un'altra LMDh: le Porsche 963 sembravano aver avuto la meglio sulla Cadillac in occasione della prima sosta, ma poi la V-Series.R è venuta fuori con prepotenza, con Alex Lynn che non ci ha messo molto a fare un sol boccone di Christensen, soffiandogli la quarta posizione. Poi ha dato vita ad un duello veramente infuocato con l'altra 963 di Vanthoor, trovando anche in questo caso il varco che è valso il terzo posto poco prima dello scoccare della seconda ora. Le Ferrari però sembrano averla già messa nel mirino.

Senza sussulti fin qui la gara della Vanwall, che viaggia con un ritardo di un giro, mentre è più attardata la Glickenhaus, che ha accusato un rallentamento repentino in occasione della ripartenza dalla safety car. Poi ha ripreso regolarmente la sua marcia, ma è dovuta risalire dal fondo del gruppo, quindi è solamente in nona posizione.

Travagliatissima per ora la gara delle Peugeot 9X8: la #94 è stata costretta addirittura a rientrare ai box prima della partenza per un problema tecnico, ripartendo poi con diversi giri di distacco. Non è andata tanto meglio alla gemella #93, rimasta in coda al gruppetto delle LMH per tutta la prima ora e poi a sua volta costretta allo stop per un problema al cambio che è costato diversi giri.

Per quanto riguarda la classe LMP2, al comando delle operazioni c'è la #23 della United Autosports, che ha già completato tre pit stop, ma è comunque davanti alle vetture che la seguono solamente con due, che sono la #48 della Jota e la #31 del Team WRT. In GTE-AM invece è serratissima la battaglia tra la Porsche delle Iron Dames e la Corvette #33, anche se al momento c'è circa mezzo minuto tra i due equipaggi.

Nella classe GTE Am bisogna segnalare anche il testacoda al primo giro di Claudio Schiavoni con la Porsche della Iron Lynx, ma soprattutto quello di PJ Hyett della Project 56 alla curva 17, perché ha innescato ben due full course yellow: la prima per ripristinare le barriere, che era andato a baciare leggermente, e la seconda quando la sua 911 RSR ha perso uno specchietto in pista.

C'è stata poi anche la foratura dell'Aston Martin della ORT by TF, arrivata quando Michael Dinan è finito lunghissimo in una via di fuga per favorire il doppiaggio di una delle Toyota, spiattellando l'anteriore destra che poi si è afflosciata definitivamente.

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