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LMP2: largo ai giovani

La classe minore dei prototipi vivrà una stagione d'eccellenza grazie all'arrivo di quattro ex della F.1 e di tanti professionisti importanti. Ligier e Oreca hanno monopolizzato il mercato anche in vista del cambiamento regolamentare del 2017

#36 Signatech Alpine A460: Gustavo Menezes, Nicolas Lapierre, Stéphane Richelmi

Foto di: Adrenal Media

#31 Extreme Speed Motorsports Ligier JS P2 - Nissan: Ryan Dalziel, Pipo Derani, Christopher Cumming
#43 RGR Sport by Morand Ligier JSP2 - Nissan: Ricardo Gonzalez, Filipe Albuquerque, Bruno Senna
#43 RGR Sport by Morand Ligier JSP2 - Nissan: Filipe Albuquerque, Bruno Senna With Dunlop engineer
#43 RGR Sport by Morand Ligier JSP2 - Nissan: Ricardo Gonzalez, Filipe Albuquerque, Bruno Senna
#43 RGR Sport by Morand Ligier JSP2 - Nissan: Ricardo Gonzalez, Filipe Albuquerque, Bruno Senna
#44 Manor Oreca 05 - Nissan: Tor Graves, Matthew Rao, Will Steves, James Jakes
#44 Manor Oreca 05 - Nissan: Tor Graves, Matthew Rao, Will Steves, James Jakes
#44 Manor Oreca 05 - Nissan: Tor Graves, Matthew Rao, Will Steves, James Jakes
#42 Strakka Racing Gibson 015S - Nissan: Nick Leventis, Jonny Kane, Danny Watts
#37 SMP Racing BR01 - Nissan: Vitaly Petrov, Viktor Shaitar, Kirill Ladygin
#37 SMP Racing BR01 - Nissan: Vitaly Petrov, Viktor Shaitar, Kirill Ladygin
Vitaly Petrov
#36 Signatech Alpine A460: Gustavo Menezes, Nicolas Lapierre, Stéphane Richelmi

Potrebbe essere considerato una sorta di buon ritiro per tanti giovani piloti che non sono riusciti a fare carriera laddove avrebbero sperato, ovvero la Formula 1. Invece non è così. Mai come nel 2016 la classe minore tra i prototipi del WEC, la LMP2, pullula di ragazzi che in automobilismo hanno già fatto cose importanti e che proprio da questa categoria hanno deciso di riprendere un discorso interrotto con il professionismo puntando, nel giro di pochi anni, a raggiungere i colleghi della LMP1, possibilmente al volante di una vettura ufficiale.

È questa la molla che ha spinto tanti a privilegiare il discorso WEC rispetto ad altri campionati. D'altronde il 2016 è una sorta di anno di transizione, di passaggio dal vecchio al nuovo. A partire dalla prossima stagione le LMP2 cambieranno. Scompariranno le ormai obsolete, anche se ancora competitive, barchette, molte delle quali dispongono di telai che definire vetusti è poco, ci sarà spazio solo per i quattro costruttori scelti dall'Aco e dalla FIA, Onroak ovvero Ligier, Oreca, Riley Tech-Multimatic e Dallara e per il motore unico, un 8 cilindri a V aspirato di 4 litri di cilindrata e 600Cv che verrà prodotto dalla Gibson-ex Zytek-dotato di elettronica Cosworth. Una categoria interessante, con precisi limiti regolamentari, che dovrebbe rappresentare un deciso passo in avanti rispetto all'oggi e soprattutto consentire un ulteriore risparmio gestionale nel corso di una stagione con un progressivo ammortamento degli investimenti durante gli anni.

Tanta qualità tra i piloti

Il primo risultato, non troppo indiretto, è l'afflusso dei giovani o in ogni caso di piloti professionisti che ancora hanno tanto da dare in questo 2016. In Formula 1 hanno gareggiato Vitaly Petrov, Bruno Senna, Will Stevens, Roberto Mehri. L'hanno sfiorata personaggi come Nicolas Minassian, Nicolas Lapierre. Altri come René Rast o Filipe Albuquerque- che in passato fu un ottimo formulista- vengono considerati tra i migliori piloti al mondo nel settore delle ruote coperte; per non parlare dei giovanissimi: Gustavo Menezes fino all'anno passato è stato un protagonista nell'europeo di Formula 3 mentre Stephane Richelmi, ben noto al pubblico italiano per essere giunto secondo nel tricolore di F.3 del 2010, dopo le prime esperienze nel Blancpain 2015 con l'Audi R8 e le ottime stagioni in GP2, si lancia nel WEC per formare, appunto con Lapierre e Menezes, probabilmente il trio potenzialmente più equilibrato e quindi competitivo della serie. Senza contare poi la presenza di specialisti come il brasiliano Derani, il francese Nelson Panciatici, Nathanael Berthon, un altro che si è sempre diviso tra GP2 e LMP2, Jonny Kane, gli ex indy Scott Sharp e James Jakes.

La BR 01 sfida Ligier e Oreca

Per quanto riguarda lo schieramento saranno 11 le LMP2 presenti alla 6 Ore britannica, tutte spinte dal classico Nissan V8, derivato dal  VK45DE, di 4,5 litri. L'unica vettura << vecchia >> scuola sarà la Gibson della Strakka Racing, che sta preparando la propria LMP1 privata per la stagione 2017, dei soliti Leventis-Kane-Watts. Tutti gli altri si divideranno tra i telai dell'Oreca- tra questi vanno comprese anche le due Alpine iscritte dalla Signatech e dalla Baxi- e le Ligier JS P2 che nel 2015 hanno conquistato con Sam Bird-Roman Rusinov-Julien Canal il titolo iridato. Due saranno le BR01 che dopo il debutto dell'anno passato nell'Elms e alla 24 Ore di Le Mans disputeranno tutto il WEC gommate Dunlop. Il team italo-russo a Minassian ha affiancato Maurizio Mediani e David Marzokov mentre sulla vettura di punta in terra inglese si vedranno oltre al già citato Petrov, il veloce russo Ladygin e l'iridato in GTE AM Victor Shaytar, al debutto europeo con un prototipo. Peccato che un duo d'eccellenza come quello composto da Antonio Giovinazzi e Mitch Evans sia stato dirottato per la stessa data alla 4 Ore ELMS, altro campionato che vive un boom d'iscrizioni.

Da Manor a RGR è un fiorire di nuovi team

Alla 24 Ore di Le Mans ci sarà poi l'invasione di coloro i quali gareggiano nella serie europea e soprattutto il confronto diretto tra la Dunlop, da anni monopolista della classe, e la Michelin che proprio dall'Elms sta preparando il proprio attacco al costruttore britannico con un prodotto che nei test invernali si è rivelato molto buono e parecchio appetibile in prospettiva futura anche nel WEC. Per il resto va segnalato l'ingresso nella classe della Manor con i suoi piloti di Formula 1 del 2015: Will Stevens correrà assieme all'amico James Jakes e a Tor Graves mentre Roberto Mehri affiancherà Richard Bradley e il giovanissimo Matthew Rao, abbastanza deludente nella sua esperienza europea nella Formula 3 dell'anno passato. Il team britannico ha dato la preferenza all'Oreca. Nuovo anche il binomio G-Drive e Jota che ha portato il team russo ad abbandonare la Ligier a favore della rivale transalpina e fortissimo il suo equipaggio: Rast, Berthon e Rusinov saranno altri osservati specali della serie come del resto la nuova squadra, RGR, fondata dal transfuga Ricardo Gonzalez che unendosi a Morand è rimasto fedele alla Ligier assumendo due del calibro di Albuquerque e Senna. Non male come antipasto della stagione.

 

 

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