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Riassunto

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Chiudiamo qui la nostra diretta del GP d'Austria, ma rimanete con noi perché tra poco arriverà il report completo della gara, ma anche tutti i commenti a caldo dei protagonisti.
Limita i danni Marc Marquez: nonostante una spalla malandata, chiude quinto e perde pochissimi punti nei confronti del duo Yamaha. Buona anche la gara di Maverick Vinales, che chiude sesto. A completare la top ten poi ci sono Pedrosa, Redding, Smith e Pol Espargaro.
A completare il podio c'è un ottimo Jorge Lorenzo, che finalmente ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori dopo un paio di gare in ombra e si mette dietro l'altra Yamaha di Valentino Rossi, che quindi non riesce a completare la tripletta tricolore.
Bandiera a scacchi! L'astinenza della Ducati è finita grazie ad Andrea Iannone, che ha vinto il GP d'Austria, conquistando il suo primo successo in MotoGP! Ma per la Rossa è doppietta con il secondo posto di Andrea Dovizioso. Quindi è doppietta italiana!
Giro 28: inizia l'ultimo giro e i due ducatisti sono ancora sotto al muro dell'1'25! Iannone però sembra avere un piccolo margine di sicurezza su Dovizioso.
Giro 27: Iannone non ne vuole sapere di far avvicinare troppo Dovizioso, che però non molla minimamente, perché c'è una fetta di storia da giocarsi oggi. Chi vince oggi, regala alla Ducati un successo che mancava dal 2010...
Giro 26: mentre si scalda la lotta per la vittoria, più indietro Lorenzo è riuscito a mettere sei decimi tra la sua Yamaha e quella di Valentino, quindi sembra avere ottime chance di tornare almeno sul podio dopo diverse battute a vuoto.
Giro 26: da segnalare il ritiro della Suzuki di Aleix Espargaro.
Giro 25: Dovizioso risponde a Iannone e si riporta in scia quando mancano solo tre giri al termine. Sarà battaglia tutta Ducati per la vittoria del GP d'Austria!
Giro 24: Iannone sembra provare a prendere un piccolo margine con un altro giro veloce nei confronti dell'altra Ducati di Dovizioso, che ora paga qualche decimo. Le due Yamaha invece ormai non sembrano più potersi inserire nella contesa per la vittoria.
Giro 23: a cinque tornate dal termine ci sono sempre le due Ducati davanti a tutti con Iannone primo e Dovizioso secondo. Lorenzo resta a circa un secondo di distacco in terza posizione, con Valentino nella sua scia.
Giro 22: il sorpasso di Iannone è avvenuto alla staccata della curva 9, ma un giro più tardi Dovizioso non sembra saperne di arrendersi. La loro bagarre potrebbe favorire il rientro delle Yamaha...
Giro 21: Iannone sorpassa Dovizioso e si prende la prima posizione quando mancano 7 tornate alla bandiera a scacchi!
Giro 20: le due Ducati continuano a girare sotto all'1'25", mentre per la prima volta le due Yamaha sono salite sopra a questa soglia.
Giro 20: le due Ducati provano a scappare e ora c'è un buco di oltre un secondo tra Iannone, che segna il giro veloce, e la Yamaha di Lorenzo in terza posizione.
Giro 19: a 9 tornate dal termine continua a comandare Dovizioso davanti a Iannone, Lorenzo e Rossi. Più staccati Marquez e Vinales, mentre intanto Pedrosa è risalito fino alla settima posizione, ma è molto lontano dai connazionali che lo precedono.
Giro 18: Dovizioso risponde migliorando di pochi millesimi il giro veloce di Iannone, che negli ultimi giri ha fatto un certo elastico nella scia della Desmosedici GP gemella.
Giro 18: Ormai la lotta davanti è a quattro, perché Marquez e Vinales iniziano ad essere lontanissimi. Le due Ducati e le due Yamaha però sono tutte racchiuse nello spazio di sette decimi.
Giro 17: Lorenzo si rifà sotto prepotentemente alle due Ducati, quindi potrebbe prospettarsi di nuovo una grande bagarre negli ultimi 11 giri del Red Bull Ring.
Giro 16: in questo passaggio il più veloce in pista è Valentino, ma davanti a tutti resistono le due Ducati.
Giro 16: Davide Tardozzi invece si è detto convinto che i due piloti della Ducati abbiano ancora del margine, quindi non è preoccupato per la gara della coppia rossa.
Giro 15: arriva infatti il giro veloce della gara di Iannone in in 1'24"697. Il pilota di Vasto è sempre secondo a mezzo secondo da Dovizioso.
Dai box intanto Maio Meregalli lascia intendere che in Yamaha si aspettano di poter gestire le gomme meglio rispetto alle Ducati, anche se i tempi per ora sembrano smentirlo.
Giro 14: quando siamo a metà gara le prime sei posizioni vedono sempre Dovizioso, Iannone, Lorenzo, Valentino, Marquez e Vinales, con gli ultimi due che ormai sono distanziati. Le Yamaha invece per ora riescono a rimanere abbastanza vicine, anche se il gap aumenta.
Giro 13: Dovizioso sembra un orologio svizzero perché continua a martellare sull'1'24"7, mentre le due Yamaha sono un paio di decimi più lente. Il gap di Marquez su Rossi intanto si è portato ad oltre 1"5: lui e Vinales ormai sembrano fuori dai giochi.
Giro 13: le due Ducati iniziano a dare la sensazione di avere qualcosina di più da spendere rispetto alle due Yamaha, mentre Marquez e Vinales forse hanno iniziato a pagare il degrado delle gomme, perché il loro gap crescere di intermedio in intermedio.
Giro 12: Barbera non si è fermato per il ride through nei tempi prestabiliti e quindi si vede sventolare la bandiera nera. Per lui la gara del Red Bull Ring finisce qui.
Giro 12: Marquez finisce larghissimo alla curva 1, ma Vinales non riesce ad approfittarne per soffiargli il quinto posto.
Giro 11: Dovizioso segna il giro più veloce in 1'24"7 e prova ad allungare su Iannone.
Giro 11: mentre davanti restano le due Ducati, Marquez e Vinales danno la sensazione di non riuscire più a tenere il ritmo del quartetto di testa.
Giro 10: a 18 tornate dal termine la classifica vede Dovizioso, Iannone, Lorenzo, Rossi, Marquez e Vinales nelle prime sei posizioni.
Giro 10: Dovizioso si porta al comando, sfilando Iannone nell'accelerazione che conduce alla curva 9.
Giro 10: Dovizioso ci riprova alla curva 3, ma non c'è niente da fare perché Iannone resta leader.
Giro 9: Dovizioso ci prova alla curva 6, ma Iannone gli chiude la porta, facendo avvicinare ancora le due Yamaha.
Giro 8: posizioni invariate alla conclusione dell'ottavo giro, con i primi sei che sembrano aver messo un po' da parte l'ascia di guerra che avevano sfoderato nei primissimi giri.
Giro 8: dietro al sestetto di testa c'è Barbera, che però deve ancora scontare la penalità, mentre è notevole la rimonta di Laverty, che occupa l'ottava piazza con la Ducati Aspar.
Giro 7: Valentino inizia a rampare su Lorenzo e sembra prospettarsi un grande duello per la terza posizione, ma i primi sei sono ancora tutti davvero vicini.
Giro 6: Valentino è il più veloce in pista ed ora ci sono le due Ducati davanti alle due Yamaha, mentre Marquez e Vinales sembrano iniziare a perdere un po' di contatto.
Giro 6: Dovizioso trova il sorpasso su Lorenzo alla curva 4 ed è secondo, mentre Marquez finisce lungo alla curva 3 e viene sfilato dalla Yamaha di Valentino, che gli soffia il quarto posto.
Giro 5: dopo cinque posizioni il sestetto di testa è già in fuga con nell'ordine Iannone, Lorenzo, Dovizioso, Marquez, Rossi e Vinales.

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