Lorenzo Marcucci: "A Monza attaccherò... Ma senza esagerare"
La Classifica Piloti B si deciderà nell'ultimo appuntamento della stagione. Dopo Vallelunga, il leader della graduatoria ha un risicato margine da difendere su Di Benedetto.
Foto di: Claudio Signori
Punto su punto, spalla contro spalla fino alla fine. La Classifica Piloti B della Mitjet sta regalando un testa a testa esaltante tra Lorenzo Marcucci e Davide Di Benedetto, del quale solo a Monza scopriremo cosa ci riserva il capitolo finale di questo duello motoristico. Il pilota del team The Club, porta a casa da Vallelunga un secondo e un terzo posto, fondamentali per tenere la testa della classifica e giocarsi il tutto per tutto sulla pista brianzola.
"La stagione, fino ad ora, è andata bene - racconta Marcucci - anche se ho poco margine (213 punti contro i 207 di Di Benedetto, ndr.) non posso certo lamentarmi del passo tenuto fino ad ora. 5 vittorie, due secondi posti, solo un ritiro a Misano: abbiamo dato tutti il massimo fin da questo inverno quando eravamo impegnati nello sviluppo della macchina. Tutto questo lavoro ci ha permesso di trovare le soluzioni giuste ogni volta che abbiamo dovuto affrontare un problema".
Come detto sarà decisivo l'ultimo appuntamento dell'anno, a Monza, e i punteggi doppi saranno variabile impazzita del climax che ha portato i due contendenti della classifica a giocarsi tutto all'ultimo metro. Una situazione che, vista dall'esterno potrebbe sembrare tesa eppure: "Sto benissimo mi diverto tanto - prosegue Marcucci. Di Benedetto è un pilota forte, non devo descriverlo io vista la carriera che ha fatto. Ma devo dire che, tra i Piloti B, i livello di competitività è molto alto e ciò permette duelli intensi, ma corretti e gare serrate fino alla fine. Soprattutto con Davide (Di Benedetto) ce ne sono stati di corpo a corpo, ma sempre nel massimo rispetto. Siamo avversari, ma fuori dalla pista abbiamo un rapporto normale. Siamo tutti grandi appassionati di motori, è giusto che sia così".
Il mondo del motorsport ha, però, altri aspetti che spesso non emergono, ma che sono parte integranti dei piloti. Ogni passo costa impegno e fatica, soprattutto se la vita mette il tuo percorso tutto in salita: "Devo dire che non ho iniziato prestissimo, sono salito per la prima volta su un kart intorno agli 11-12. Lì non sono mai riuscito a competere ad alti livelli, un po' perché non ho mai avuto il fisico adatto, un po' perché non ho mai avuto chi mi mettesse sulla giusta strada... Inoltre, dal 2009, non ho più mio padre... E' difficile perché mi sto muovendo da solo su quasi tutti i fronti, ma nonostante questo riesco a correre, a divertirmi e a ottenere i risultati. Certo, nei miei sogni e nei miei obiettivi c'è molto da fare, ma non posso lamentarmi".
E nel futuro di Lorenzo non c'è solo la pista, il ragazzo ha le idee molto chiare: "Sono Dottore in ingegneria - racconta - ora sto seguendo il Corso Magistrale in Ingegneria Meccanica. Ho intrapreso questo percorso parallelo anche per completare le mie conoscenze tecniche all'interno del mondo dei motori e spero in futuro mi possa servire per diventare collaudatore o tester per i Costruttori. Dovessi pensare a una carriera come pilota, sono conscio che il mondo dei Formula è fuori dalla mia portata, ma so di poter sognare di arrivare, prima o poi, ai massimi livelli nel Turismo o nel GT".
Intanto, lo studio sta dando a Marcucci una bella mano nel presente. La Mitjet è una macchina molto naturale, senza elettronica, e le competenze acquisite sui banchi dell'Università permettono al pilota di intavolare un discorso più diretto con il suo team. "Il mio ruolo è quello di dare indicazioni più precise possibile al team per risolvere i problemi, nel meno tempo possibile, scartando le ipotesi meno probabili. Oltre a conoscere la terminologia comune, le cose che ho imparato certamente mi aiutano nella dinamica tra pilota e meccanico. Di mio, visto che seguo anche il percorso da ingegnere, mi sto appassionato alla telemetria. Quando mi alleno al simulatore, uso dei software che mi consentono di analizzare i dati e successivamente li metto a confronto con quelli degli altri piloti "virtuali". E' un piccolo aiuto che la tecnologia mi permette di usare".
Come detto, tutto si decide a Monza. Che si fa, si attacca o si amministra? Anche in questo caso, Marcucci mostra di avere le idee chiare: "Bisogna guardare gara per gara. Sono in forma e credo di poter continuare a lottare per vincere, quest è l'obiettivo. Non ho i punti necessari per amministrare il vantaggio, visto che a Monza ci sarà il punteggio doppio e in questo momento, finché capisco di poter stare davanti e lottare per la vittoria, continuerò a farlo. Ma senza prendere rischi esagerati".
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