A Laguna Seca la seconda gara è di Sbirrazzuoli
Il monegasco rifila 436 millesimi di secondo ad Antinucci, colpito da un drive-through per eccessiva rapidità nel pit
A Cédric Sbirrazzuoli non è servito molto tempo per prendere le misure del Lamborghini Blancpain Super Trofeo Nord America e riuscire in un'impresa che intimamente sogna ogni pilota che si rispetti: vincere al debutto in una nuova categoria.
Il driver monegasco ce l'ha fatta nella seconda gara dell'appuntamento di apertura del campionato, transitando per primo dinanzi alla bandiera a scacchi del Mazda Raceway, imponendosi peraltro anche nella graduatoria della Classe di appartenenza. “Prima di tutto, vorrei ricordare che correre a Laguna Seca è stato sempre il mio sogno: lasciare questa pista con un primo e un secondo posto in saccoccia, nonché con due vittorie in PRO-AM, è stato per me qualcosa di fantastico", ha detto Cédric all'arrivo. “Ieri non conoscevo la macchina, il tracciato e neppure la squadra, ma alla fine tutto è andato come avrebbe dovuto andare e abbiamo vinto. Ogni cosa era nuovo e, a dire la verità, in origine non avrei dovuto nemmeno essere qui. Non vedo l'ora che arrivi la prossima gara. Il campionato è straordinario, come ho già detto ieri. Voglio ringraziare tutti, la Dream Racing, che mi ha consentito di affrontare questa corsa, e il mio compagno… Larry, che questa volta non era qui, ma che sarà con me a Watkins Glen. Non vedo l'ora che possa darci il suo contributo…", ha concluso Sbirrazzuoli.
La Huracán Super Trofeo LP620-2 messa in campo con il numero 07 dalla scuderia STR (ex Jota Corse Racing) in rappresentanza del concessionario di Dallas ha rifilato appena 0”436 al nipote d'arte Richard Antinucci, che il sabato si era imposto in Gara 1 sull'analoga vettura fresca di conio, contraddistinta dalla cifra 50 del sodalizio fra la O'Gara Motorsport e la Lamborghini Beverly Hills.
Il podio di Monterey è stato completato dall'equipaggio formato da Kevin Conway, campione 2013 e 2014 della specialità, e dall'ex driver brasiliano di Formula 1 Enrique Bernoldi, la cui nuova Huracán terza classificata (non a caso individuabile dal numero 1…) era assistita dalla Prestige Performance sotto l'ombrello Lamborghini Paramus. “Sicuramente, abbiamo avuto una giornata molto dura, ma io sono comunque molto eccitato per il risultato di oggi, la Prestige Performance, la Lamborghini e la Paramus. Questa squadra è stata messa in campo in un ridottissimo lasso di tempo e allo stesso modo si è buttata nella mischia. Essere saliti sul podio a Laguna Seca significa molto per me e il mio co-pilota Enrique Bernoldi, il quale ha fatto un ottimo lavoro, così come il team si è speso per rendere il mezzo meccanico sempre più efficace in pista. Abbiamo perso tutta la prima giornata di prove, per cui eravamo, per così dire, un giorno indietro rispetto a tutti gli altri. Ma abbiamo fatto il massimo nel tempo che ci è stato concesso in pista: io non vedo l'ora di arrivare sul Glen e di continuare a lavorare sulla vettura, sviluppandola per bene e cercando di ottenerne il meglio, anche per vedere che cosa succede quando ci saremo arrivati...”.
In corsa Sbirrazzuoli ha guadagnato una posizione al primo giro dopo essere partito terzo, installandosi così al secondo posto. Ha mantenuto tale collocazione in classifica fino a quando la finestra obbligatoria per i pit-stop non si è aperta. Quando Antinucci è stato sanzionato con un drive through per aver affrontato una sosta più breve del previsto, Cédric ha preso il comando delle operazioni senza mai guardarsi indietro.
Il monegasco aveva oltre 7 secondi di vantaggio sui rivali a 12 minuti dalla fine. Antinucci, in quel momento piazzato al quarto posto, ha avuto però un colpo di reni e ha superato Bernoldi e Corey Lewis in un unico passaggio allorché mancavano 10'34” alla bandiera a scacchi. L'americano ha dato filo da torcere a Sbirrazzuoli più che poteva, ma il giovane pilota del Principato è riuscito a tenerlo a bada sino a ottenere la prima vittoria della stagione. “È un vero peccato ciò che è successo, perché sabato siamo stati di appena 8 centesimi sopra il delta della pit-stop window. Oggi siamo stati 2/100 sotto”, ha commentato Richard. “Se aveste osservato il divario che avevamo sui rivali uscendo dai box, converreste con noi che è stata una disdetta: penso che avremmo avuto un vantaggio di sei o sette secondi. E da lì avrei potuto prendere agevolmente il largo. Stavo soltanto risparmiando le gomme all'inizio, ma avevamo un certo gap su gli altri, pur se ritengo che avremmo potuto dimostrare di recuperare con facilità anche 11 secondi di divario. È stato in ogni caso un grande spettacolo. La macchina andava così bene che sono pubblicamente grato sia alla mia squadra, la O'Gara Motorsport, di avermi dato l'opportunità di guidare un mezzo straordinario, sia al mio ingegnere Gerald, un tecnico incredibile. Si è trattato di una 'sessione di test' per tutti e penso che, se siamo due passi davanti agli avversari, lo dobbiamo soprattutto a lui", ha concluso Antinucci.
Joe Courtney e Aaron Povoledo hanno chiuso la gara californiana quarti assoluti e secondi nella divisione Huracán PRO-AM sulla vettura numero 77 della Musante-Courtney Racing (in rappresentanza del rivenditore di Miami), mentre Ryan Ockey della onnipresente O'Gara Motorsport ha completato la top 5 con la prima nuova macchina della Classe AM, segnatamente la numero 89 messa in pista nei colori Lamborghini Vancouver. Brian Wong e Damon Ockey, sulla Huracán numero 14 in livrea Lamborghini Beverly Hills, hanno invece strappato la piazza d'onore nel raggruppamento dei PRO-AM.
Il duo padre-figlio formato da Jim e Josh Norman, reduci dal primo posto nella graduatoria Huracán Amateur del sabato, ha staccato “appena” una seconda piazza in Gara 2 sulla macchina numero 71 dell'équipe BAD Lambo Racing, che difende i colori del dealer di Palm Beach. Sono stati seguiti in classifica dal rookie John Di Fiore sulla macchina numero 10 della Prestige Performance, schierata dalla Lamborghini Paramus.
L'altoatesino Thomas Pichler ha vinto invece vinto la corsa relativa alle “vecchie” Gallardo LP 570-4 conducendo la 63 messa in campo dalla STR in nome e per conto del concessionario di Dallas. La Mitchum Motorsports ha portato i compagni di squadra Dylan Murcott e Brandon Gdovic rispettivamente al secondo e terzo posto. Il più "deb" dei due, benché partito ultimo sullo schieramento, è stato in grado di finire terzo assoluto e primo della Classe Gallardo Amateur sulla 46, che rappresenta anch'essa la Lamborghini Palm Beach.
Bryan Hixon è giunto secondo nella graduatoria della Gallardo Amateur sulla macchina numero 23 in rappresentanza della Lamborghini Chicago, seguito sulla linea d'arrivo dalla coppia Joe Chan-Paul Taylor con la LP570-4 della Paragon Competition nella livrea del rivenditore canadese di Toronto.
Lamborghini Super Trofeo North America - Laguna Seca - Gara 2
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