Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Tutto sul nuovissimo motore Mahindra M2Electro

Dilbagh Gill, team principal della compagine indiana, descrive la vettura 2015-2016 allestita per Heidfeld e Senna

Nick Heidfeld, Mahindra Racing

Foto di: Guillaume Navarro

In un'intervista al sito specializzato current-e.com nelle giornate dei primi test collettivi di Donington Park, il team principal Dilbagh Gill si è lasciato scappare, o ha comunque voluto svelare, diverse informazioni sul nuovo powertrain elettrico che la Mahindra Racing impiegherà nella seconda stagione di vita della Formula E: il team ha percorso oltre 2.000 chilometri nei collaudi che hanno preceduto le prove pre-stagionali in quattro circuiti fra Spagna e Regno Unito. "Il lavoro è andato molto bene, abbiamo un pacchetto che giudichiamo molto affidabile. Sappiamo che la M2Electro è notevolmente più veloce rispetto all'auto della prima stagione”.

Del resto, la compagine indiana ha preso molto seriamente l'impegno agonistico. L'interesse per il torneo “full electric” non è infatti una mera formalità: dietro la squadra corse, si trova infatti un gigante della produzione industriale, con un giro d'affari di 16 miliardi di euro l'anno e con un amplissimo settore merceologico, che spazia dai trattori e dalle macchine per il movimento terra ai missili aerospaziali, essendo nel contempo anche uno dei più antichi produttori di auto elettriche stradali presenti sul mercato.

Il powertrain made-in-India, sviluppato però in collaborazione con la McLaren come quello della prima stagione, è in grado di girare a 19.000 giri al minuto e generare una coppia motrice di 150 Nm, migliorativi rispetto ai dati di 17.500 rpm e 130 Newton/metri rispettivamente disponibili durante il torneo 2014-2015. Ha subìto la riprogettazione della componentistica interna, compreso l'uso di nuovi materiali per il magnete e il rotore. Inoltre, l'efficienza termica è stata accresciuta attraverso aggiornamenti dei software nonché grazie a un nuovo sistema di raffreddamento alleggerito, con radiatore e tubi ridimensionati, mentre il liquido impiegato per ridurre le temperature rimane un mix di acqua e glicole etilenico.

"Abbiamo ottimizzato il peso in tutta la catena cinematica e migliorato il raffreddamento, che era stato uno dei grandi problemi nella stagione inaugurale”, spiega Dilbagh Gill. “Oltre a ciò, è stata ridisegnata la trasmissione affinché essa possa affrontare al meglio i carichi connessi con le caratteristiche di coppia dei motori elettrici e con la frenata rigenerativa o recupero di energia. Il nostro staff ingegneristico ha naturalmente anche migliorato il set-up del telaio, aiutato in questo dal nuovo partner tecnico Campos Racing".

Il cambio è un'unità Hewland costruita specificamente per la Mahindra Racing e dotata di quattro marce, benché informazioni sui rapporti non siano stati divulgate. La scatola della trasmissione è stata realizzata su misura per aumentare la resistenza rispetto ai carichi particolari previsti dalle competizioni sui circuiti cittadini, mentre il telaio di contenimento è stato rimosso. Il sistema del cambio è stato modificato: nel torneo 2014-2015 erano impiegati attuatori pneumatici e un compressore per mantenere il sistema dell'aria continuamente carico, mentre nella serie 2015-2016 il compressore verrà rimpiazzato da un serbatoio d'aria che sarà riempito quando l'auto è ai box; costruiti su misura anche pignone e corona, con nuovi profili della spirale e dei denti degli ingranaggi affinché possa essere gestita una coppia motrice più elevata e la frenata rigenerativa, un'area di debolezza della stagione d'esordio.

"Molte delle innovazioni e dei miglioramenti che abbiamo portato al nostro powertrain M2Electro si tradurranno direttamente in vantaggi sulle future macchine da corsa e sui propulsori delle auto stradali nonché in altre aree tecnologiche utili a tutto il gruppo", ha continuato il team principal della Mahindra Racing. "Ma la ricerca deve essere accuratamente bilanciata con le risorse, per estrarre il massimo delle prestazioni con ciò che si ha a disposizione, cioè senza cercare di… reinventare la ruota. Vi dirò di più: non vediamo l'ora di essere in grado di progettare un powertrain completo, compresa la batteria. Per ora, abbiamo la certezza di avere realizzato un pacchetto più veloce, efficiente e aggressivo da portare in pista. È tempo di mettere la Mahindra sul podio...”.

Riguardo le sospensioni della monoposto orientale, va specificato che anche le forcelle e le aste sono state ridisegnate, benché non si conosca il nome del fornitore: la resistenza dei braccetti è stata aumentata del 15 per cento, a dispetto di un risparmio di peso.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Sébastien Buemi è da record a Donington Park!
Prossimo Articolo Dillmann: “Queste auto elettriche mi piacciono molto”

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia