Il
DTM non guarda solo a un accordo con il
Super GT giapponese per arrivare a un regolamento-base unico e alla possibilità di interscambio di vetture fra i due campionati, con l'obiettivo così di ampliare la partecipazione attualmente limitata alle sole
Audi e
Mercedes.
Com'è noto, il
DTM è già da tempo in contatto con gli organizzatori della serie orientale, ma vuole ulteriormente internazionalizzare la sua normativa tecnica per fare sì che si possano creare sinergie - cioè scambio di vetture - anche con altre serie nel mondo. In proposito, un altro forte interesse è rivolto agli Stati Uniti, dove sono stati avviati dei primi contatti con gli organizzatori della
Grand-Am.
In questa oggi corrono vetture di due classi: i
Daytona Prototype, dotati di telai tubolari e motori da circa 500 cv derivati dalla serie, e le
Gran Turismo derivate dai monomarca delle varie Case. La Grand-Am fa capo alla famiglia
France, già proprietaria della
NASCAR, la più importante e seguita delle categorie americane. Alcuni eventi sono infatti organizzati insieme.
Dunque, un eventuale accordo fra Grand- Am e DTM sarebbe di grande importanza per le Case europee interessate al mercato americano. A spingere per una internazionalizzazione del regolamento DTM è prima fra tutte la
BMW, che ha posto questo punto come condizione per il suo ritorno nella categoria a partire dal 2012.
Contemporaneamente, anche i Costruttori giapponesi stanno mostrando interesse nei confronti di questo nuovo scenario. La
Toyota, in particolare, avrebbe manifestato un interesse un DTM internazionalizzato; oltretutto questa ancora dispone della sua sede a Colonia che fino allo scorso anno si occupava del programma in F.1 e che ora, dopo il ritiro dal Mondiale, è in cerca di nuovi programmi.
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