Ha preso ufficialmente il via per il suo settimo anno consecutivo il Trofeo dedicato ai bicilindrici di Borgo Panigale, dopo i test precampionato della scorsa settimana sul circuito di
Misano. Molte le novità legate a questa stagione, che vede ancora una volta il
Ducati Desmo Challenge come uno degli appuntamenti più interessanti di tutto il panorama nazionale, potendo contare su una griglia di partenti particolarmente nutrita e su un calendario di primo piano, con circuiti tra i più prestigiosi, alcuni dei quali prenotati addirittura in esclusiva.
A
Misano l’evento si è svolto all’interno della
Coppa FMI Velocità, accompagnato da un ottimo clima primaverile che ha senz’altro favorito lo svolgersi dell’attività in pista. Fin dalle prove, infatti, i piloti hanno potuto esprimersi al meglio, dando vita a una battaglia sul filo dei centesimi, sia nella categoria 848 (per la quale si è registrato il record di vendite e iscrizioni) che nella cosiddetta “classe regina”, ovvero quella che vede impegnate contemporaneamente le
Superbike e le
Superstock.
In entrambe le garele prime file della griglia di partenza erano caratterizzate da distacchi minimi, facendo presagire una lotta serrata fina alla fine, con tanti piloti a giocarsi la vittoria, come poi confermato da uno spettacolo che non ha deluso le aspettative.
Dopo aver siglato la pole position con il tempo di 1’43”460,
Luca Pini aveva il difficile compito di vedersela con gli altrettanto competitivi
Roberto Festa, Manuel Palleschi (campione in carica) e
David Vieider, che completavano la prima fila della categoria riservata alle
848, gli unici ad essere scesi sotto il muro dell’1’44” durante le qualifiche.
Al via sono scattati molto bene sia
Pini che
Vieider, con il poleman che riusciva a infilarsi per primo all’interno della prima curva, seguito da
Andrea Padovani, giornalista della rivista Due Ruote, protagonista di una partenza particolarmente felice dalla terza fila. Tutt’altro che brillante, invece, l’avvio di
Palleschi, che si vedeva costretto a una lunga rimonta, mentre
Festa, Vieider e Peter Ennemoser, una volta superato
Padovani, si lanciavano all’inseguimento del fuggutivo
Pini. Quest’ultimo, tuttavia, riusciva a mantenere un ritmo particolarmente sostenuto, che impediva sia a
Ennemoser che a
Festa di infastidirlo. Sotto la bandiera a scacchi transitavano dunque
Pini, Festa e un ritrovato Palleschi, anche se al termine della corsa i primi due venivano squalificati per irregolarità tecniche in sede di verifiche.
Ilena Faeckl è risultata la prima rappresentante del gentil sesso a tagliare il traguardo, mentre
Duilio Damiani, undicesimo assoluto, si è aggiudicato la vittoria della categoria
Protwins, dopo che si era recato in circuito a piedi, abitando a poche centinaia di metri dal circuito!
Nella classe regina, lo sloveno
Thomas Svitok, iscritto alla prima prova stagionale in veste di wild card, è stato più veloce di tutti nelle prove con il tempo di 1’41”151, precedendo di poco, nell’ordine, il collaudatore della Casa di Borgo Panigale
Alessandro Valia (vincitore della Protwins nel 2010),
Davide Grandi e Marco Caspon (campione in carica Superstock), tutti sotto la soglia dell’1’42”, con
Valia in sella a una
Superstock e gli altri tre in lizza nella
Superbike.
Allo spegnersi del semaforo, è stato
Samuel Maggiori, debuttante nel DDC, il più lesto a mollare la frizione, presentandosi in testa alla prima curva, seguito di stretta misura da
Valia, Grandi e da un arrembante
Emanuele Russo (in sella a una
Desmosedici allestita all’ultimo momento dopo che, durante le prove, la sua
1198 R era rimasta “vittima” di un problema tecnico), mentre
Svitock rimaneva piuttosto attardato, alle spalle di
Marco Caspon, Roberto Luigi Rozza, il sanmarinese
Federico Rinaldi e Massimo Venturini, al rientro nel Desmo Challenge dopo un anno di stop.
Dopo qualche giro interlocutorio,
Grandi rompeva gli indugi e andava a condurre, seguito da
Valia, che a sua volta aveva superato
Maggiori, mentre
Russo agganciava il terzetto di testa portandosi dietro anche
Caspon e Svitok. A circa metà corsa il colpo di scena:
Caspon tentava di superare
Russo alla staccata della Quercia e durante la manovra perdeva il controllo della sua Ducati, andando a toccare
Valia, il quale si vedeva costretto ad andare dritto, perdendo numerose posizioni.
Ne approfittava
Grandi, che nelle ultime tornate doveva comunque guardarsi le spalle da
Russo, che ha tentato fino alla fine di rendergli la vita difficile, chiudendo alle sue spalle per soli 7 decimi di secondo. Terzo assoluto ha concluso
Maggiori, andando a completare il podio della classe Superbike, mentre a vincere la
Superstock è stato
Rozza, con
Paolo Mauri secondo e il rookie
Matteo Polo, del Team Grandi, terzo.
Il prossimo appuntamento con il
Ducati Desmo Challenge è in programma sull’
autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, nel weekend che va dal 6 all’8 maggio.
Top Comments