Austin, 5° Ora: per l'Audi si fa notte
Un incidente che coinvolge la R18 di Faessler e ancora la Ford di Pla sembra spegnere le possibilità della Casa tedesca di vincere una corsa che aveva dominato. Webber-Bernhard-Hartley comandano sulla Toyota di Kobayashi-Sarrazin-Conway
Foto di: Audi Communications Motorsport
Dopo 19' dall'inizio dell'ora accade il fatto che sconvolge definitivamente i piani di vittoria dell'Audi. Marcel Faessler che è sempre dientro alla Porsche 919 di Timo Bernhard alla terz'ultima curva, la 18, allarga la traiettoria per doppiare la Ford GT di Pla, la stessa protagonista della bandiera gialla precedente. Il francese, accorgendosi di chi ha alla propria sinistra chiude la traiettoria ma questo porta la Ford a sbandare e a toccare con il retrotreno la R18. L'Audi viene proiettata verso la via di fuga dove va a colpire frontalmente le protezioni con l'avantreno danneggiato e una gomma posteriore forata. Per Ingolstadt è una doccia fredda perchè ora, con la seconda R18 che è staccata dalla 919 di comando per via della sosta anticipata di Duval nell'ora precedente, le possibilità di vincere una corsa dominata nelle prime tre ore sono ridotte al lumicino. Il conseguente regime di full course yellow porta tutti quanti ai box per un'altra volta ancora con Webber che sostituisce Bernhard sulla Porsche di punta. La classifica vede al secondo posto la Toyota di Kobayashi-Sarrazin-Conway e al terzo l'Audi R18 di Di Grassi-Jarvis-Duval. Nel frattempo la direzione corsa indaga sull'incidente tra Faessler, rientrato ai box, e Pla che viene convocato dai commissari sportivi per spiegare l'accaduto.
Sofferente è anche la corsa della seconda Toyota, quella di Nakajima-Buemi-Davidson, che ha un problema con una valvola del turbo ed è per questo motivo che non riesce a risalire. A 15' dalla fine in classifica c'è ancora l'Audi R18 numero 7 che dopo essere stata riparata e aver perso molto tempo ai box è guidata da Andé Lotterer con il tedesco che cerca un'insperata rimonta dal sesto posto.
L'ora si conclude con una classifica rivoluzionata dove le uniche certezze sono rappresentate dal primo posto dell'Alpine di Lapierre-Richelmi-Menezes tra le LMP2 e quello dell'Aston Martin di Thiim-Sorensen in GTE PRO con le Ferrari, come accaduto in Messico, che stanno cercando di limitare i danni procedendo al secondo e terzo posto con Bruni-Calado e Rigon-Bird. In GTEAM prosegue la cavalcata di DallaLana-Lamy-Lauda che sono nettamente primi davanti alla Porsche di Ried-Henzler e il bravo Joe Camathias. Terza è la Corvette del Larbre. Ma alla fine di una corsa pazza mancano ancora 60'.
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