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Intervista

Papi: "Il mio sogno è la Formula 1"

Il giovane pilota della Scuderia Costa Ovest, al primo anno di Mitjet, è stato scelto come Miglior Giovane Emergente da Motorsport.com e siamo andati a Vallelunga per conoscerlo meglio...

Cosimo Papi, Scuderia Costa Ovest
La griglia di partenza
Cosimo Papi, Costa Ovest
Cosimo Papi, Scuderia Costa Ovest
Cosimo Papi, Scuderia Costa Ovest, riceve il premio di Motrosport.com come Miglior Giovane Emergente
Podio
MItjet #32, Scuderia Costa Ovest

Ha appena compiuto 17 anni, ma da oltre 10 respira odore di benzina e gomma bruciata. Cosimo Papi, al primo anno in Mitjet, sta dimostrando di avere il piede destro "pesante": il secondo e il primo posto conquistati tra Gara 1 e Gara 2 a Vallelunga, ultima tappa del campionato, gli hanno consentito di essere l'"Under" più veloce della categoria e di vincere la classifica Piloti A. E il riconoscimento della redazione di Motorsport.com come il Miglior Pilota Emergente della stagione 2016.

Cosimo, quando hai cominciato a correre?
"Quando avevo 5 anni, mio padre mi ha messo su un kart e iniziato da lì. Sono partito dal campionato regionale, per poi passare all'italiano e al mondiale, ma nel 2012 mi sono dovuto fermare per problemi di budget. Abbiamo rincominciato quest'anno e per me è stato tutto nuovo: è la prima volta che guido una macchina a ruote coperte, ma soprattutto ho avuto ogni volta solo i 15 minuti di prove libere per imparare le piste perché non le conoscevo".

Perché la scelta è ricaduta sulla Mitjet per tornare a gareggiare?
"Francesco Ragozzino, il proprietario del mio team, la Scuderia Costa Ovest, è molto amico di mio padre. Ha deciso di intraprendere questo percorso perché la categoria consente di competere con un budget non troppo elevato e da qui è nata l'occasione per provarci".

Anche se è stato il tuo primo anno, sei andato forte
"Mi ha fatto crescere molto il mio compagno di squadra, Davide di Benedetto. Mi ha aiutato in tutto, dandomi consigli sulle tecniche per impostare le traiettorie in curva e dritte sul come mettere a posto la macchina".

Molti piloti, quando non conoscono la pista, si aiutano anche con i videogiochi di tipo simulativo per avere un'idea di cosa stanno per affrontare. Hai fatto anche tu così?
"Non proprio... A parte Monza, pista talmente famosa che la conosci anche se non ci hai mai girato, per le altre mi sono arrangiato andando a guardare i video su YouTube".

Ripercorriamo il tuo anno: qual è stata la gara più bella?
"Misano, la vittoria in Gara 2. E' stato un weekend difficile perché, come ho detto, la pista non la conoscevo. Sono andato bene nelle libere, ma in Gara 1 sono partito da centro gruppo a causa di un mio errore in qualifica. In gara, mentre ero in testa, per inesperienza ho forzato troppo e ho commesso un altro errore che mi ha fatto perdere posizioni e alla fine ho concluso al settimo posto anche a causa di un problema alla pompa della benzina. Ma in Gara 2 mi sono rifatto: dopo la partenza sono scappato via e alla fine ho vinto".

La gara più brutta, invece?
"Adria la prima. Pioveva, non avevo feeling con la macchina, ho fatto un'incidente... non è stata bella".

Quali obiettivi ti sei fissato?
"L'obiettivo di ogni pilota è la F.1, però ci vuole budget molto elevato ed è quello che a noi manca... Se riuscissimo a trovare i soldi mi piacerebbe affrontare piloti di livello più alto, andando a correre su una Formula per veder se posso competere lì. Stiamo cercano sponsor ma non è facile...".

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