Wolff: "La Formula E deve reagire alle uscite di Audi e BMW"

La Mercedes ha riaffermato il suo impegno in Formula E, ma ha aggiunto che la categoria ha bisogno di imparare la lezione e di fare cambiamenti sulla scia del ritiro di Audi e BMW.

Alexander Sims, BMW I Andretti Motorsports, BMW iFE.20 Lucas Di Grassi, Audi Sport ABT Schaeffler, Audi e-tron FE06, Sam Bird, Virgin Racing, Audi e-tron FE06

Pochi giorni dopo che l'Audi ha annunciato il suo ritiro dalla serie full electric, mercoledì la BMW ha rivelato che a sua volta abbandonerà la categoria alla fine della prossima stagione.

La perdita di due importanti costruttori è un duro colpo per la serie, ma il responsabile di Mercedes Motorsport, Toto Wolff, ha chiarito che crede che la Formula E avrà ancora un futuro brillante, a patto di rispondere nel modo giusto.

"Penso che la Formula E sia in una posizione forte nella sua nicchia, e può sicuramente crescere ancora al suo interno", ha detto Wolff a Motorsport.com. "Noi rimarremo impepegnati fintanto che le normative finanziarie e i regolamenti tecnici resteranno interessanti per Mercedes".

"Penso che la partenza della BMW non significhi che Andretti se ne vada, o che quella dell'Audi significhi che perderemo una squadra. Quindi prenderemo il messaggio, impareremo la lezione e diventeremo più forti. C'è sempre un lato positivo in momenti come questo. Queste situazioni servono a migliorare la serie e lo spettacolo".

Wolff ritiene che sia necessario un cambiamento nella piattaforma finanziaria della Formula E, e potenzialmente ridiscutere il budget cap pianificato con l'arrivo delle vetture Gen3 a partire dalla stagione nove (2022-2023).

Leggi anche:

"Questa è una situazione che deve essere compresa dalla Formula E e dall'organizzazione della Formula E", ha detto. "Dobbiamo accelerare la discussione sul budget cap per prendere la serie più sostenibile dal punto di vista finanziario".

"Dobbiamo discutere della distribuzione delle entrate. E dobbiamo discutere della stabilità dei regolamento. Tutto questo è sul tavolo ed è importante per tutti noi".

Mentre Audi e BMW hanno imputato alla serie la mancanza di opportunità per il trasferimento di tecnologia alla vetture di serie, Wolff ritiene che la Mercedes stia ancora ricavando molto dalla sua partecipazione alla Formula E.

"Le corse sono il laboratorio più veloce del settore. Non si tratta solo di trasferimento di tecnologia. Si tratta di prestazioni sotto pressione. Si tratta di spirito di squadra. E si tratta di lottare contro i migliori. Naturalmente c'è una parte di intrattenimento, ma noi costruiamo sia auto stradali che da corsa, fa parte del nostro DNA".

"Tuttavia, credo che questo tipo di decisioni debba portare una sorta di risveglio per la serie".

Quando poi gli è stato domandato quanto sia rilevante la Formula E per la Mercedes, Wolff ha risposto: "La FE attira un pubblico completamente diverso dalla Formula 1. Forse non è 'pura' come la F1, e di sicuro non ha lo stesso appeal globale, ma ha il suo posto".

"E' l'acronimo di mobilità elettrica. E' l'acronimo di urban entertainment. Ha un format di un solo giorno e si è sviluppata nella direzione giusta. Non bisogna dimenticare poi che la sere ha solo pochi anni rispetto ai 70 della F1. Quindi dobbiamo darle tempo di crescere".

"Detto questo, analizziamo i motivi per cui Audi e BMW se ne sono andate. Vediamolo come qualcosa da cui dobbiamo imparare e migliorare. C'è l'opportunità per la serie di imparare qualcosa dalla situazione e migliorare".

condivisioni
commenti

La Formula E perde i pezzi: anche BMW dice addio!

BMW potrebbe fornire i motori ad Andretti dopo l'addio

Iscriviti