De Vries: perché il titolo in Formula E è diverso da quello in F2
OPINIONE: la lotta per il titolo 2021 di Formula E è stata aperta fino all’ultima gara, al termine di una stagione imprevedibile. Nyck de Vries, campione di quest’anno, spiega perché questo mondiale ha rappresentato un’esperienza così diversa rispetto al titolo vinto nel 2019 in F2.
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La verità è che non ho ancora riflettuto pienamente sull’ultima stagione e sull’aver conquistato il titolo piloti 2021 di Formula E. Non c’è stato molto tempo per realizzare il lunedì mattina dopo che ho vinto a Berlino, perché ho dovuto prendere un volo per Le Mans e cambiare subito il focus. Poi sono andato in vacanza, ma con tutte le voci che circolavano sul mio futuro il telefono squillava sempre.
Quindi non ho avuto un periodo di fermo, ma va bene così. Amo ciò che sto facendo e ne sono davvero grato. Credo anche che correre con diverse auto in campionati differenti e con persone diverse mi renda un pilota migliore. Ma non nego che non vedo l’ora che arrivi l’inverno per avere un po’ di tempo libero.
Confrontato con i miti titoli nei karting, nella Formula Renault e nella FIA F2, il successo in Formula E è stato molto diverso. Non perché ci sia stata meno scalata, ma perché la stagione è stata ricca di eventi e tutti quanti hanno sperimentato molti alti e bassi. Sono abbastanza realistico da capire che avrei potuto facilmente finire quinto o sesto. La classifica non riflette direttamente ciascuno, ma è stata meritata per noi, siamo stati in testa per gran parte della stagione.
Devo anche riconoscere che abbiamo avuto un po’ di fortuna dalla nostra parte. E il fatto che sia arrivata tutta all’ultimo round a Berlino ha giocato una parte fondamentale anche nel perché questo titolo lo senta così diverso. Molti piloti sono abituati a costruire i campionati con il passare degli anni, invece il format di qualifica in Formula E rende tutto questo più difficile.
Per esempio, dopo i miei due secondi posti al penultimo appuntamento a Londra, siamo arrivati a Berlino nel primo gruppo più lento in qualifica. Con la Formula E pensi sempre ‘non si sa mai’ e speri che tutto vada per il meglio!
De Vries admits he's still soaking in the sensation of winning the FE title
Photo by: Andrew Ferraro / Motorsport Images
Vedendo il modo in cui è andata la stagione, quasi accetti il fatto che non più essere costante, non puoi sempre fare punti. Accetti il momento e vai avanti. Ho raggiunto questa mentalità verso la fine. È stato più facile per me accettare un weekend negativo, perché capivo che era la natura del campionato e il format di questa stagione.
Vincere il doppio titolo (con Mercedes campione anche nella classifica dei team) è la prova di quanto duramente abbiamo lavorato alla fine della nostra stagione di debutto, la 2019-20- eravamo già forti, ma avevamo avuto qualche inciampo. Chiaramente era la prima stagione nella categoria e avevamo commesso troppi errori. Non eravamo interamente pronti a lottare per il titolo. Abbiamo reagito facendo tanti test e analisi durante l’inverno, ci siamo concentrati su aree specifiche dove dovevamo migliorare e penso che questo approccio abbia pagato davvero. Per questo credo che l’inizio della stagione sia stato cruciale per il risultato, perché ha messo in chiaro che avessimo fatto il nostro lavoro: siamo qui per vincere, non per partecipare.
Alla fine si gioca tutto sui dettagli. Non credo che esista una chiave per il successo. Tutte le cose devono essere al posto giusto per avere il pacchetto che si ha. Non siamo stati perfetti e abbiamo ancora molto margine di miglioramento, ma credo che abbiamo iniziato la stagione in maniera solida al primo evento in Arabia Saudita, con pole e vittoria.
Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato a vincere questi due titoli, in particolare il mio compagno di squadra Stoffel Vandoorne, perché il rapporto lavorativo è stato eccezionale e ci troviamo davvero bene insieme.
Alla luce del mio titolo, molte persone mi hanno fatto domande sul mio futuro. Sono sicuro di come mi vedo in futuro, ma ultimamente non si può mai sapere. Le cose in questo mondo cambiano velocemente.
Quando sono approdato in Formula E dopo aver vinto in F2, non ero preparato a questo genere di cose. Non che non fossi interessato, ma avevo delineato un cammino diverso nella mia carriera. Ma alla fine sono un pilota e voglio gareggiare dove la competizione è la migliore e dove conta di più. In base a dove sarà, io voglio essere lì.
The Mercedes team has an uncertain future in Formula E, but De Vries says he's happy where he is
Photo by: Andreas Beil
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