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CIR-ERC: Basso e Granai vincono il Rally Roma Capitale

Una foratura nella PS8 accusata da Andrea Crugnola ha spalancato le porte del successo a Giandomenico Basso, che si rilancia nel campionato italiano. I due italiano hanno dominato anche in ERC.

Giandomenico Basso, Lorenzo Granai, Skoda Fabia Evo RC2

Una foratura causata da alcuni detriti rimasti in traiettoria nel corso della PS8 ha deciso le sorti del Rally Roma Capitale 2021. Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, grazie a quanto capitato ad Andrea Crugnola, sino a quel momento leader della gara, hanno trionfato nella classifica generale del Rally Roma Capitale.

L'equipaggio veneto ha vinto sia la classifica dell'European Rally Championship che quella del Campionato Italiano Rally. Ma ridurre tutto alla sfortunata foratura occorsa a Crugnola sarebbe ingeneroso e sbagliato nei confronti dei pluri campioni italiani.

Basso e Granai sono stati gli unici a mettere davvero sotto pressione Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto. L'equipaggio di Hyundai Italia ha comandato per gran parte delle prime 8 prove, poi però la foratura li ha tolti di mezzo dalla lotta per la vittoria.

Il duello tra Basso e Crugnola è stato di un livello tale che il varesino, una volta forata l'anteriore sinistra, è comunque riuscito a rimanere comodamente in seconda posizione tanto era il vantaggio dei due nei confronti di tutti gli altri avversari.

Gara CIR

Detto dei due duellanti per i primi 2 posti della classifica italiana, il podio tricolore è stato artigliato con una gara accorta e priva di enormi sbavature da Fabio Andolfi e Stefano Savoia, al volante di una Skoda Fabia R5. Il ligure è stato autore di un testacoda innocuo nell'ultima speciale, la PS13, ma questo non ha intaccato il suo terzo posto che lo proietta sempre più in alto nella classifica generale Piloti.

Dietro di lui Craig Breen. L'alfiere di Hyundai Motorsport è partito bene, ma poi ha progressivamente perso posizioni e tempo forse a causa delle gomme MRF che equipaggiavano la sua i20 R5 New Generation, non ancora al livello delle Pirelli e delle Michelin sull'asfalto.

La Top 5 è stata completata da Giacomo Scattolon dopo una bella lotta tra lui, Marco Signor e lo stesso Craig Breen. Va però sottolineata l'ottima gara di Damiano De Tommaso, che senza la foratura che lo ha frenato nella PS10 e una penalità ulteriore di 20" ricevuta all'inizio del giro mattutino odierno, avrebbero colto il podio CIR.

Sfortunato Alberto Battistolli, costretto al ritiro a causa di un guasto al cambio della sua Skoda Fabia R5 Evo occorso proprio nell'ultima prova speciale della gara. Il pilota italiano, navigato da Simone Scattolin, si è dovuto fare da parte a pochi chilometri dalla fine.

Grazie a questa vittoria, Basso sale in testa alla classifica generale con 76 punti, 11,5 in più rispetto a Fabio Andolfi, salito a 64,5. Terzo posto per Craig Breen. Il nord-irlandese ha 57,5 punti complessivi, ovvero 10 in più rispetto ad Andrea Crugnola.

Gara ERC

Anche in questo caso il nostro racconto parte proprio dal terzo posto, considerando che Basso e Crugnola hanno dominato le prime due posizioni anche della prova del campionato europeo. Dietro ai due azzurri è riuscito a cogliere il podio Norbert Herczig, e lo ha fatto proprio sul filo di lana.

Il pilota ungherese, al volante di una Skoda Fabia R5 Evo ha beffato nell'ultima speciale l'equipaggio spagnolo formato da Efrén Llarena e Sara Ferandez, giunti quarti con uno scarti di appena 3 decimi di secondo. Uno Shock sportivo, considerando che i due erano partiti con 5"5 di vantaggio nei confronti di Herczig.

Bene Fabio Andolfi, anche se l'azzurro si è fatto superare proprio all'ultimo dal polacco Mikolaj Marczyk. Il testacoda fatto nell'ultima prova della gara, la PS13, è stato fatale, perché ha consentito all'avversario di superarlo. Settimo posto infine per Simone Tempestini, che si è tolto la soddisfazione di mettersi alle spalle piloti del calibro di Andreas Mikkelsen - ottavo - e Craig Breen, nono.

Ha completato la Top 10 Erik Cais, davanti di poco a Giacomo Scattolon e a un Umberto Scandola irriconoscibile. Il veronese è stato frenato da una foratura, ma ha avuto diverse difficoltà con l'assetto della sua Hyundai, a tratti troppo sottosterzante tanto da convincerlo a rivoluzionare l'assetto da una giornata all'altra di gara.

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