Porsche 911 GTS, ora con motore turbo
La cilindrata scende a 3 litri, ma la sovralimentazione porta la potenza da 430 a 450 CV. Cambio, manuale e automatico, a 7 marce; trazione posteriore o integrale
I puristi non l’hanno ancora mandata giù del tutto, la “pillola” della sovralimentazione anche sulle 911 “normali”, cioè tutte quelle che non sono… Turbo, appunto. Ma a Zuffenhausen non sono troppo romantici, lo hanno dimostrato nel corso della storia e anche di recente, quando su Boxster e Cayman hanno dato l’addio addirittura al flat six in favore di un 4 cilindri boxer sovralimentato. Sulla 911, per fortuna, i cilindri sono ancora sei, ma come detto coadiuvati dal turbo: una soluzione che ora viene adottata anche sulla GTS, che è la variante più sportiva tra le 911 “stradali”, ovvero quelle che non sono pensate espressamente per la pista come GT3 e GT3 RS. Per farsi “perdonare”, ecco però 20 CV in più rispetto alla vecchia GTS e 30 in più della Carrera S: fanno 450 in totale, mentre la coppia tocca quota 550 Nm.
Un telaio ottimizzato
Prima ancora del motore e delle prestazioni che riesce ad assicurare, però, è interessante focalizzarsi sulle modifiche che interessano telaio ed aerodinamica e che fanno della GTS una 911 ancora più “tagliente”. Prima di tutto, il PASM (Porsche Active Suspension Management) è sempre di serie e non solo avvicina il corpo vettura di 1 cm all’asfalto, ma regola la taratura degli ammortizzatori in funzione delle condizioni della strada, dello stile di guida e di quanto sceglie manualmente il guidatore. Quanto al telaio, per la GTS si è scelto quello che normalmente è riservato solo alle Carrera 4: vale a dire con carreggiata posteriore allargata. E l’aerodinamica? Profili alari maggiorati, sia davanti sia dietro, aumentano la deportanza. Detto questo, ecco le prestazioni: la velocità massima tocca i 312 km/h, con carrozzeria Coupé, cambio manuale e trazione posteriore; tutte le altre oltrepassano comunque i 300 km/h. Quanto allo 0-100 km/h, la prestazione migliore è invece della Coupé 4WD con cambio a doppia frizione PDK: 3,6 secondi.
I classici fregi scuri
I tratti caratteristici sono pochi, mai pacchiani, ma non sfuggono all’occhio di chi ama Porsche: le GTS si riconoscono, oltre che per il già citato telaio allargato, anche grazie ai fari posteriori oscurati e per la griglia, sempre dietro, in grigio scuro. Solo i più attenti e appassionati coglieranno invece l’inedito profilo nero che collega i gruppi ottici posteriori sulla GTS a trazione posteriore, profilo che sulle Carrera 4 è di colore rosso.
Telemetria a portata di app
Si chiama Porsche Track Precision ed è la funzione che registra tutto ciò che fate e tutto ciò che accade sulla vostra 911, per poi inviarlo al vostro smartphone mediante l’apposita app. In occasione del lancio della nuova GTS, questa telemetria viene migliorata e il suo schermo è ora integrato al centro della plancia. Detto questo, chi è già salito su una GTS, sulla nuova ritrova i sedili in Alcantara con logo GTS ricamato sui poggiatesta, di serie come le regolazioni elettriche dei sedili e gli inserti in alluminio anodizzato sparsi in ogni dove. La 911 GTS si può avere con carrozzeria Coupé, Cabrio, a trazione posteriore o integrale; la Targa è disponibile invece solo con trazione integrale. Per tutte, il cambio manuale a 7 marce è di serie, mentre il PDK è a richiesta. I prezzi? In Germania si parte dai 124.451 euro della 911 Carrera GTS per arrivare ai 144.919 di Carrera 4 GTS Cabrio e Targa 4 GTS. Le vendite inizieranno nei primi mesi dell’anno.
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