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Adesso il campionato “full electric” flirta con la... Borsa

In un'intervista al quotidiano inglese “The Indipendent”, Alejandro Agag ha confermato le ipotesi di quotazione

Alejandro Agag, fondatore e tuttora “grande capo” del Campionato FIA di Formula E, ha rivelato in un'intervista rilasciata il 19 giugno scorso al quotidiano britannico “The Independent” che la categoria è sulla buona strada per essere quotata in borsa, una volta raggiunto il pareggio di bilancio.

"Quando si arriva a un aumento dei profitti, lo sbarco sul mercato azionario è sicuramente un'opzione da prendere in seria considerazione. È un buon metodo per restituire liquidità a quegli investitori che hanno creduto nel progetto prima di altri. I finanziatori iniziali di solito sono alla ricerca di uno strumento per vedersi remunerati nel breve-medio periodo dei loro sforzi. Da questo punto di vista, la strada più ovvia e, probabilmente, quella che può garantire il maggior controvalore agli investitori è proprio l'approdo sul mercato borsistico", ha spiegato l'imprenditore ed ex politico madrileno, classe 1970.

"Penso che la cosa più importante per noi in questo momento sia quella di 'sfondare', anche finanziariamente, e aggiungo che siamo nella direzione giusta per arrivare presto al punto di break-even. Poi, basterà aspettare gli eventi: so che ci vorrà del tempo per riuscire ad affermare definitivamente un concetto un po' ostico (come quello di un campionato automobilistico per monoposto elettriche, ndr), ma prima o poi esso diventerà un riferimento a livello internazionale, e noi saremo lì per trarne giovamento. Quindi, in pratica la chiave del successo della Formula E, a mio avviso, è proprio la sopravvivenza del torneo nel lungo periodo".

Nel mese di marzo, la Formula E aveva annunciato di aver ricevuto cospicui investimenti e aver ceduto quote azionarie della propria società madre, la holding con sede a Hong Kong, a due aziende operati nel settore dei media: l'emittente Discovery Communications e il gruppo Liberty Global, entrambi detenuti dal magnate statunitense John Malone. L'abbinamento yankee è ora il più grande azionista della categoria “full electric”, benché non disponga di una quota di maggioranza. La seconda fetta più grande appartiene infatti all'imprenditore immobiliare iberico Enrique Banuelos, che lo scorso anno fornì il capitale iniziale ad Alejandro Agag per “mettere in moto” il campionato.

Ci sono altri cinque soci nella Formula E, tra cui lo stesso promotore della specialità, la società di tecnologia mobile Qualcomm e il Causeway Media Partners, un fondo americano d'investimento fondato dal venture capitalist Bob Higgins con Wyc Grousbeck e Mark Wan, i due comproprietari della squadra di basket dei Boston Celtics, attiva nella NBA.

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