Jonathan Hirschi: "Al Jännerrallye per imparare"
Lo svizzero sarà al via con una Peugeot 208 T16 e vuole cimentarsi in una nuova serie dopo gli anni sulle piste.
Lo svizzero Jonathan Hirschi è stato il primo pilota ad iscriversi all'ERC 2015, nel quale debutterà con la sua Peugeot 208 T16 in occasione del Jännerrallye. Esperto delle gare in pista, Hirschi è giunto 4° nel penultimo round dello scorso anno, in Svizzera.
Come ti sei preparato per la tua prima gara del 2015, il Jännerrallye?
"Abbiamo svolto alcuni test qualche settimana fa, ma in condizioni di asciutto e quindi non le stesse che troveremo in Austria. Provare prima delle gare è sempre una buona cosa, ma in questo caso sarà molto difficile perché preparare la vettura per la neve non è mai roba da poco, quindi vedremo cosa succederà. Da parte mia mi sono studiato diverse riprese on-board e mi sembra che sia proprio una bella gara."
Al Jännerrallye troverete neve e ghiaccio; la cosa ti preoccupa o ti eccita?
"Certamente sarà una grandissima sfida e mi piacciono molto cose del genere. Io sono svizzero e quindi conosco bene questo meteo perché per tre mesi all'anno siamo nelle stesse condizioni. Ho fatto qualche gara su ghiaccio nell'Andros Trophy, posso dire di aver una discreta esperienza. Sono certo che se avremo neve e ghiaccio mi divertirò, ma la cosa positiva è che potrò imparare ulteriormente. Avendo corso in pista ho molta confidenza con l'asfalto, mentre sono indietro su sterrato e neve; questo rally mi farà conoscere cose nuove."
Che obiettivi hai per questo evento?
"Farò del mio meglio, anche se sono nelle stesse condizioni del Valais. Non avendo molta esperienza l'obiettivo principale è fare tanti Km e arrivare al traguardo. Parto un po' svantaggiato rispetto agli altri, ma se troverò un buon passo gara, allora spingerò sicuramente."
Quale è il tuo programma per quanto riguarda l'ERC 2015?
"Farò le prime tre gare perché sono un'ottima opportunità per imparare, poi vedrò. Sono fortunato ad avere una chance del genere e voglio sfruttarla, dopo l'obiettivo sarà presenziare a circa l'80% degli eventi in calendario."
Come detto prima, sei più famoso per le gare in pista; sono più difficili quelle o i rally?
"La prima cosa è che nei rally sei con un'altra persona in macchina. In pista sei solo con te stesso e il collegamento radio, quindi non è la stessa cosa. Al momento per me sono molto più difficili i rally, non avendo così tanta esperienza. Quando inizi una Speciale potresti ritrovarti in parti asciutte e bagnate; le condizioni mutevole, questo è ciò che debbo imparare a gestire meglio. Per ora posso dire di aver imparato a guidare con linee pulite, ma debbo imparare ancora parecchio per poter spingere per tutto il rally."
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